Grande macigno al centro della strada e una gang sospetta al momento dell’incidente

10744709_10205216597798288_1933999374_nLa nuova truffa sulle strade di Roma o un semplice incidente?

ROMA – All’improvviso un grande boato sotto la macchina. Inizia così la “fine” di una serata di due ragazze romane. Erano le 4.30 della scorsa notte e le due si stavano dirigendo verso casa nel quartiere Selva Candida di Roma, nella periferia nord ovest.

Dopo una curva, all’altezza di Villaggio San Giuseppe, spunta un grande oggetto al centro della strada e, senza avere il tempo di schivarlo, lo colpiscono con l’autovettura. Il rumore è forte e la macchina mostra immediatamente di aver riportato pesanti danni.

Colpisce subito l’attenzione delle due l’insolita presenza di una donna quasi nascosta al lato della strada, che si incammina a piedi allontanandosi dal luogo dell’incidente. Qualche metro più avanti poi c’è un’autovettura inspiegabilmente ferma che impedisce alle due di proseguire e poter raggiungere la donna.

Dopo qualche minuto in cui il conducente sviando alle domande delle due le “intrattiene” lungo la strada, le due si dirigono con l’autovettura nella direzione della donna, che con due caschi in mano e senza nessuna ferita o danno visibile cammina a passo svelto. All’interrogativo delle giovani su cosa fosse successo, la donna risponde che anche lei poco prima aveva urtato la pietra con il proprio scooter. Scooter che in quel frangente arriva sul posto con alla guida un uomo senza casco e si dirige verso il luogo dell’incidente.

Le ragazze allora fanno per accostare la macchina che non era più in grado di proseguire la marcia e si dirigono per eliminare la pietra dalla carreggiata. Come d’incanto la ragazza coi caschi in mano, l’uomo sul motorino e la grossa pietra al centro della strada sono scomparsi. Il pensiero immediato delle due è quello di trovarsi nel bel mezzo di una delle tante truffe che con una scusa ti fanno allontanare dalla macchina per derubarla di ciò che c’è dentro.

Ricordiamo, infatti, che nel frattempo, a causa dell’inseguimento della ragazza, l’auto era stata parcheggiata qualche centinaia di metri più avanti in una via che faceva angolo con quella dell’incidente.

Vicino alla macchina non c’è nessuno. La pietra improvvisamente è sparita. Rimangono una macchina rotta, una grande chiazza d’olio nel luogo dell’incidente, molti bulloni sull’asfalto e residui del sasso. La pietra viene poi ritrovata a circa dieci metri dall’incidente al di là di una recinzione bucata. È un grosso sasso di colore chiaro, palesemente non proveniente dall’asfalto, con un diametro di circa 50 cm e dall’aspetto molto pesante.

Ricapitoliamo. Le due colpiscono la pietra, una giovane a piedi si dilegua mentre un’auto blocca il passaggio dell’autovettura delle ragazze. Un uomo con lo scooter si avvicina al luogo dell’incidente e poco dopo non ci sono più né lui, né la donna, né la pietra. La situazione è ambigua.

Se i due in scooter avessero fatto l’incidente poco prima dell’auto in quel punto a causa della pietra, perché non fare qualche gesto per allertare la presenza della pietra sulla strada per le macchina che sopraggiungevano? Perché i due non presentavano né tracce visibili sul corpo o sui propri abiti o danni al motorino se vittime anche loro di un precedente incidente? Cosa ci faceva l’auto stranamente ferma al centro della strada poco più avanti? Perché il sasso è stato buttato così lontano anziché spostarlo semplicemente al lato della carreggiata? Le domande sono molte e senza risposta.

La denuncia è stata effettuata dalle due ragazze che, c’è da precisare, hanno atteso l’arrivo dei soccorsi per due ore esatte, nonostante fosse stato fatto presente al momento della chiamata che erano da sole su una strada non molto trafficata (soprattutto a quell’ora) e con la possibile presenza di malviventi.

Potrebbe essere semplicemente un incidente con molte strane coincidenze o potrebbe essere uno di tanti episodi che magari sono passati inosservati a qualcun altro. Il dubbio rimane e le due possono reputarsi fortunate, potrebbe non essere lo stesso per qualcun altro; quindi bisogna tenere la massima attenzione perché le truffe sono dietro l’angolo, anzi… al centro della strada!

di Arianna Orlando

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