“Misticanza Culturale” il 12 e 13 settembre i colori dell’India contamineranno la periferia romana

barefoot_photographs_danza_classica_indiana_bharatanatyam_img_max_width“Misticanza Culturale” Rassegna di musica, danza e letteratura dal mondo: l’India

Due giornate alla scoperta della cultura, della musica e dei sapori dell’India: questa è Misticanza Culturale, la rassegna artistica promossa dalla Cooperativa sociale Abitus in collaborazione con Centro ricerche teatrali scenamadre e l’associazione Volontari Capitano Ultimo, che il prossimo 12 e 13 settembre andrà ad aggiungersi al ricco calendario di eventi promosso da Estate Romana.

Alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione il 5 settembre, nella Sala Lucio Conte del Municipio Roma V sono intervenuti il presidente del Municipio, Giammarco Palmieri, Elisabetta Lupidi, responsabile progetti della cooperativa sociale “Abitus” e Padre Gianluca, dell’associazione “Volontari Capitano Ultimo onlus”.

Durante la presentazione di Misticanza culturale è stato dato un assaggio di quello che sarà la manifestazione attraverso la proiezione di alcuni minuti di Bring the sun home, il docufilm realizzato da Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini, dedicato alle donne del Barefoot College, un’organizzazione non governativa indiana che, dal 1972, è impegnata nell’alfabetizzazione e nell’istruzione delle donne provenienti da sperdute zone rurali. Grazie alle attività del Barefoot College molte donne sono riuscite a diventate “ingegneri solari” in grado di portare luce ed energia pulita nelle proprie comunità.

Sempre in sede di conferenza un messaggio di sostegno alla manifestazione è arrivato anche da Paolo Masini, assessore allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale: “Misticanza culturale rappresenta un appuntamento insostituibile di queste ultime giornate  dell’estate romana nelle periferie. L’evento, che porterà sul territorio una due giorni di musica, danza e “misticanza” di sapori e colori da un altro continente, è un passaggio fondamentale di un percorso che da anni sta restituendo vita, grazie all’impegno delle realtà del territorio, alla Tenuta della Mistica. Un progetto di riqualificazione che è già una best practice, e che si sposa con il percorso di ‘riattivazione’ del tessuto culturale e sociale e di lotta al degrado che stiamo portando avanti nei nostri quartieri di periferia”.

Grande protagonista della manifestazione sarà infatti, la periferia romana e la Tenuta della Mistica in particolare, ha fornito la giusta ispirazione per la realizzazione della due giorni culturale. In questa vasta area a ridosso del Grande Raccordo Anulare di Roma dall’alto profilo paesaggistico e agricolo infatti, i romani in passato raccoglievano proprio la misticanza, un insieme di erbette di campo che, mescolate, riescono a dare un sapore davvero unico.

Da anni, in quest’area periferica della città, è attivo un progetto di riqualificazione, recupero e valorizzazione ambientale promosso da diverse realtà associative attive sul territorio e dal Municipio Roma V di Roma Capitale. Un progetto che dona ancora più valore alla scelta della location, quale luogo che, gradualmente, si sta trasformando in un centro di aggregazione per le realtà del Terzo settore, di promozione culturale, ma più di tutto di inclusione sociale.

Il nostro viaggio nel Subcontinente indiano proseguirà attraverso la mostra fotografica Barefoot Photographs di Stella Morielli e Shweta Rao, due giovani antropologhe che attraverso la fotografia hanno reso omaggio ai popoli del deserto di Thar, una vasta e arida regione nella parte nord-occidentale del subcontinente indiano, nota anche come Grande Deserto Indiano. I colori smaglianti e i sorrisi genuini celebrano la vita in tutte le sue forme, una coraggiosa ma rispettosa opposizione all’arida terra che le circonda. L’esposizione, che sarà al centro della due giorni, è un piccolo tentativo di raccontare voci e storie del deserto, inaudite a coloro che vivono nel comfort delle città. Un progetto che nasce dal senso di responsabilità, come esseri umani, di salvaguardarne la cultura, difenderne il modo di vivere e celebrarne la storia. Attraverso questo sguardo sul deserto le giovani artiste offrono un encomio e allo stesso tempo una lezione alla vita, ma più di tutto un omaggio a tutta quella gente la cui sopravvivenza dipende da una singola goccia d’acqua.

Ma non è tutto. A rendere il nostro viaggio ancora più suggestivo ci sarà anche la lettura di alcuni passi tratti da Il Piacere non può aspettare, di Tishani Doshi,, accompagnati da una performance di voce e strumento a cura di CRT – scenamadre. E ancora: un’esibizione di danza indiana Bharatanatyam, a cura della scuola di danza Kaustubha, una dimostrazione di Vini Yoga e tanti stand enogastronomici e di artigiano etnico che andranno a fondersi agli elementi naturalisti e multiculturali del parco Tenuta della Mistica.

Inserita nella programmazione ESTATE ROMANA 2014, Misticanza culturale è realizzata con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con Acea e Siae.

Twitter @estateromana (hashtag #EstateRomana2014)

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