Un periodo non proprio sereno per governo e maggioranza: al Senato hanno avuto la peggio a proposito dell’emendamento Malan sul ddl anticorruzione. I voti negativi sono stati 133 rispetto ai 129 che l’hanno sostenuto (5 gli astenuti). L’emendamento voleva essere una sostituzione vera e propria dell’articolo primo e prevedeva che si istituisse un comitato di coordinamento anticorruzione presieduto dal Presidente del Consiglio. E c’è chi di questa sconfitta gode e invita il governo a trarre le conseguenze in seguito a quanto accaduto oggi: il leader del Pd, Bersani, ha infatti dichiarato che “la maggioranza è senza più prospettive” perciò “ritiri il provvedimento”. Durante la seduta dell’aula, si legge in una nota, il Senato ha approvato l’emendamento che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi di giurare fedeltà alla Costituzione italiana. Un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, ad eccezione della Lega Nord. Inizia a sentirsi aria di crisi? D’altronde si sa, è nelle difficoltà che si scopre la vera amicizia. Il Presidente Berlusconi, nonostante la deludente sconfitta, oggi ha riunito a palazzo Grazioli lo stato maggiore del Pdl per fare il punto della situazione; tra i punti trattati anche la scelta della data del Consiglio nazionale.
di Redazione
Foto: gianlucacongiusta.org
Scrivi