Democrazia, concetto condivisibile a parole ma di difficile applicazione

Sentiamo spesso parlare di democrazia, di quanto un governo che eserciti le proprie funzioni attraverso rappresentanti eletti liberamente dai cittadini ci dia garanzia. 

Di come la democrazia ci renda liberi di agire, di condividere spazi e intelligenze altrui senza il rischio che esse siano censurate ma soprattutto di esprimere liberamente il nostro pensiero in libertà.

Condividiamo e sposiamo le idee vicine al nostro punto di vista crogiolandoci sulla validità e la positività del concetto di democrazia, facendolo nostro e vantandoci di esserne i “portatori sani”. Quasi come se chi la pensi diversamente da noi sia un inetto, un incompetente.

Ovviamente, quando il pensiero espresso è a noi ostile, e non ci piace, la democrazia è confusa con la propaganda. Il concetto stesso diventa un’idea o un’informazione condotta con l’utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere un obiettivo, spesso politico. 

Non è così che funziona. La democrazia è anche rispettare le opinioni altrui opposte alle nostre, non condividerle, controbatterle ma non demonizzarle. 

Altra cosa sono le falsità, le fake news, tanto in voga in questo periodo non perché in passato non ci fossero ma solo perché oggi attraverso la rete hanno trovato una risonanza maggiore. 

Queste sono il vero pericolo per la democrazia insieme alla disonestà intellettuale. Sapere di mentire ma comunicare il proprio concetto come vero. 

Come tutti sappiamo, ci sono almeno due modi per combattere le notizie false, il primo è la verifica delle stesse prima di promulgarle, l’altro è l’insegnamento a riconoscerle e a non crearle fin da bambini; insegnare già nelle scuole primarie la corretta e leale traduzione dei propri concetti, in un linguaggio erudito mai sleale. 

In questo modo i “leoni da tastiera”, come ormai sono etichettati i creatori di notizie false o chi offende le persone “nascondendosi” dietro un monitor, avrebbero vita comunicativa breve perché sarebbero subito smascherati anche da un lettore ingenuo. 

C’è una frase della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall, che esprime in maniera eccellente ciò che secondo noi è il concetto di democrazia: «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it» («Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo»).

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