Bibbia a scuola? Sì ma…

Il ministro per l’Istruzione Maria Stella Gelmini ha proposto la lettura della Bibbia a scuola per far sì che i giovani siano consapevoli della propria identità.  Personalmente sono d’accordo con questo nuovo suggerimento. Le ore di religione potrebbero essere usate in questo senso. Ma attenzione! Tutto però deve essere calibrato e reso accessibile per i giovani d’oggi. Non vorrei che entrasse il professore di religione e si mettesse a leggere “paro paro” le pagine della Bibbia. A me era successo così con il libro di Giobbe, non vi dico, libro più tedioso per un ragazzo non ci può essere. Così al posto di prestare attenzione giocavamo a “cose, animali, città…”. Perciò, non è facile questa lettura seppur apprezzabile. Ciò che vorrei, però, sottolineare è che con tutti i problemi che le nostre scuole hanno: dirigenti, professori, precari…il Ministro oggi ci propone questo. Va bene. Ma il resto? Ah già “Entro 6-7 anni l’esercito di oltre 200mila precari verrà riassorbito”. Io, sorrido…anzi, rido proprio. Ma stiamo scherzando? Chi vogliamo prendere in giro? E poi ci ritroviamo con dirigenti scolastici, a Bassano del Grappa, che invitano i precari a dimagrire perché l’immagine è tutto. Signori che dire? Siamo proprio alla frutta!

Laura Moiana

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