Auto: nel 2035 finisce un’epoca

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Il 2035 è un anno che farà epoca; sarà l’anno in cui finirà l’automobile così come l’abbiamo conosciuta.

Dopo anni di trattative e rinvii la Commissione Europea ha stabilito la data limite in cui in Europa sarà possibile vendere auto con il solo motore endotermico, ovvero alimentate da carburanti tradizionali. Nello specifico la limitazione riguarderà i veicoli alimentati esclusivamente a benzina e gasolio.

La norma, fortemente voluta dai gruppi ambientalisti, non impedirà la produzione per altri mercati di auto a benzina o diesel, né tantomeno il loro utilizzo sul territorio europeo. La data stabilita è il 2035.

Le uniche auto ammesse alla vendita saranno esclusivamente auto elettriche.

L’importanza dell’auto

Nei primi mesi del 2023, in Europa e nei parlamenti nazionali, è cominciato un dibattito sul futuro dell’automobile.  L’auto in Europa rappresenta un’industria importante sia per il Pil Nazionale sia per IL Pil dell’Europa stessa. Il comparto dell’auto rappresenta un importante volano occupazionale, che coinvolge la maggior parte dei paesi europei, in particolare Germania, Francia ed Italia, stati dove sono nate le principali case produttrici e i marchi storici dell’auto mondiale come Ferrari, Lamborghini e Mercedes-Benz.

La produzione di automobili ha da sempre garantito occupazione e sviluppo tecnologico coinvolgendo imprese che all’inizio della loro storia non avevano interscambi con la produzione di auto. Negli anni la tecnologia impiegata all’interno delle auto è diventata la componente primaria: pensiamo agli ausili nella guida, dal semplice sensore di parcheggio al Cruise Control Adattivo (ACC), un sistema dotato di tecnologia intelligente capace di regolare la velocità di marcia, aumentandola o diminuendola, in relazione alle condizioni del traffico.

L’industria automobilistica investe da sempre miliardi di euro in ricerca, sviluppo tecnologico e rispetto ambientale.

Quale futuro per l’industria dell’automobile?

Il futuro dell’automobile non si chiuderà con il 2035. Sicuramente la data indicata o imposta (come suggerisce qualcuno), porterà dei cambiamenti. Cambiamenti che potranno condizionare la libertà di circolazione per i cittadini europei. L’unica opzione ad oggi lasciata è l’acquisto di autovetture elettriche, che soffrono ancora grandi limiti: prezzo d’acquisto, infrastruttura di ricarica e sosta, tempi di ricarica ed autonomia di percorrenza.

Negli scenari presentati dalle società appartenenti all’automotive appare nitido il risultato di una significativa perdita di posti di lavoro; la sola esclusiva vendita di auto a batteria imporrà inoltre ai costruttori di ridurre la gamma di modelli offerti e di accettare una tecnologia di provenienza extraeuropea come le batterie prodotte in oriente.

Il tramonto del motore endotermico

Il tempo sarà decisivo per l’industria dell’auto in Europa ed in Italia. Nel 2035 finirà un’epoca importante e comincerà una nuova strada da percorrere. Ogni novità ha sempre portato cambiamenti, buoni o meno buoni che siano. Prima della data stabilita dalla Commissione Europea si potrebbero verificare ulteriori cambiamenti, infatti nel 2026 vi sarà la possibilità di rivedere le limitazioni imposte con il provvedimento di marzo 2023. Un’importante novità, comunque da approfondire, è rappresentata dal fatto che i motori endotermici possono bruciare al loro interno carburanti sintetici denominati e-fuel.

Il tramonto del motore endotermico, e con esso dell’auto classica, non è ancora arrivato: la strada per il suo declino è ancora lontana ed i chilometri da percorre sono ancora migliaia!

Foto di Markus Winkler da Pixabay

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