Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per lo sviluppo, un decreto che non graverà sui conti pubblici, parola del Presidente del Consiglio. Il decreto si articola in 10 punti, che costituiranno altrettanti motori di sviluppo senza spese pubbliche e sarà presentato presto ai Paesi europei. Il merito, secondo Berlusconi, è soprattutto del ministro Giulio Tremonti, a cui il premier ha espresso i suoi ringraziamenti, perché è riuscito a far “quadrare i conti”. Il provvedimento contiene “norme per la riduzione degli oneri e la creazione di incentivi, senza usare come motore il bilancio pubblico. Quel poco che costa è assolutamente coperto”. Nel provvedimento è compreso anche la concessione delle spiagge ai privati. Dopo tutte le polemiche di Legambiente, Tremonti ha precisato che le spiagge restano pubbliche e con diritto di passaggio sulle zone dove si trovano chioschi e stabilimenti balneari. Chiunque vorrà potrà chiedere il diritto di superficie che durerà 90 anni. Il diritto è, ovviamente, a pagamento (anche profumato) e gli imprenditori che decideranno di comprarlo, dovranno essere assolutamente in regola con il fisco . Ieri l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare che definisce i criteri operativi che sanzionano chi effettua controlli eccessivi, soprattutto sulle piccole e medie imprese che dovranno essere controllate attraverso gli uffici e solo una volta.
di Redazione
Foto: ilgiornale.it
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