La nave più bella del mondo, il veliero scuola Amerigo Vespucci, riprende la sua navigazione per i mari Italiani e con essa la possibilità di essere visitato nei giorni in cui attraccherà in alcuni porti Italiani !
La prima tappa è stata Palermo, capitale della Cultura Italiana 2018, dove è tornata dopo 20 anni nel weekend appena passato e dove le code degli appassionati hanno toccato le 3 ore.
Dal 13 al 16 Giugno, sarà la volta del Porto di Civitavecchia. Le visite sono gratuite e di solito sono permesse sia nella mattinata che nel pomeriggio.
Prima di imbarcare nel mese di Luglio gli allievi della 1^ classe dell’Accademia Navale per il nuovo corso formativo, la Vespucci toccherà anche i porti di La Spezia (dove parteciperà al Sea future 2018), Genova e Livorno.
Si attendono, sull’esempio del primo approdo in Sicilia, tante persone ed enorme entusiasmo per tutte le tappe!
Solo per dare un’idea della maestosità della Vespucci, va ricordato che sono mediamente imbarcati 270 militari tra uomini e donne e che il dispiegamento delle 26 immense vele richiede la contemporanea opera di 250 persone.
Il rispetto per l’ambiente è un must per chiunque sia a bordo del veliero tanto che l’equipaggio segue rigorosamente le regole della raccolta differenziata dei rifiuti, anche nei lunghi periodi di navigazione.
La storia di questo capolavoro dell’arte e della tradizione marittima Italiana nasce nel 1925 quando venne presa la decisione di costruire un veliero ad uso esclusivo di addestramento dei giovani ufficiali. Il progetto fu realizzato nel 1930 e la nave fu varata il 22 Febbraio 1931 a Castellammare di Stabia.
Ricoprì il ruolo di unica nave scuola del Paese per il periodo incluso tra il 1946 ed il 1952 e oggi è, con i suoi 88 anni di gloriosa vita, la più anziana nave della Marina Italiana navigante.
Innumerevoli i viaggi in Nord Europa, nelle Americhe, nel Mediterraneo ed in Atlantico Orientale. Nel suo curriculum, figura anche 1 circumnavigazione completa del globo. Sui suoi alberi sventola la bandiera di Ambasciatore dell’UNICEF.
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Il genio della Cultura Italiana si evince già scorrendo lo sguardo all’esterno della nave, curato e ricercato in ogni dettaglio.
Ma è all’interno che ci sono alcune chicche uniche: la Baleniera (imbarcazione a remi ad uso esclusivo del Comandante), gli Argani o capestrani manovrati dall’equipaggiati, i numerosi alberi (il più alto misura 54 metri) e poi le ancore e le funi ! Da non perdere è il passaggio davanti alla campana posta nella parte centrale dell’imbarcazione di cui, secondo la tradizione, porterebbe fortuna toccare la corda, senza far emettere suono.
Il fascino dell’Amerigo Vespucci non accenna a diminuire e chiunque avrà la possibilità di visitarla nelle prossime settimane, si porterà a casa un ricordo meraviglioso!
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