Greta Thunberg e Papa Francesco: molti i punti in comune sull’ambiente

In questi giorni tutti parlano di Greta e del cambiamento climatico: forse più della ragazzina che del tema principale ma questo è una delle storture dovute all’epoca social in cui viviamo che ha bisogno continuamente di notizie da ingurgitare.

Il nostro Pasquale Episcopo è già intervenuto sull’argomento con un articolo dal titolo “Ci hanno detto la verità sul cambiamento climatico?” mentre oggi in questo spazio affronteremo un altro tema sempre però connesso al movimento di coscienze e di opinioni generato dalla giovane attivista svedese.

Siamo costretti, in questo primo articolo, a sorvolare su alcuni aspetti “controversi” della vicenda quali ad esempio come mai la ragazza non si rivolga anche ai governi della Cina e dell’India oppure sulle tante voci che indicano chi realmente sia a muovere i fili di questa, da alcuni, considerata una perfetta interpretazione.

La nostra lente di ingrandimento vuole porre l’attenzione su un aspetto che in molti trascurano, soprattutto i cattolici, ovvero che nel 2015 l’attuale Papa Francesco pubblicò una bellissima enciclica dal titolo “Laudato Sì” che pare sia finita nel dimenticatoio.

Ci domandiamo difatti come sia possibile che molti cattolici, anche vescovi e preti, corrano dietro alle idee “gretine” non approfittando del grande movimento culturale smosso dalla Thunberg per riprendere in mano quella Enciclica e riproporla ai propri fedeli e all’opinione pubblica tutti, urbi et orbi, insomma.

In quell’Enciclica c’è tutto e, a nostro modesto parere, molto di più di quello che con indubbia efficacia riesce a trasmettere Greta. La Laudato Si “è un’Enciclica sull’ecologia integrale in cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, ma anche la gioia e la pace interiore risultano inseparabili “

Papa Francesco, ovviamente ispirandosi a San Francesco ma di conseguenza pure ai suoi predecessori e quindi a tutta la dottrina sociale della Chiesa, non ha “paura” e non ha problemi quindi a parlare di: tutela del diritto all’acqua, dell’ambiente come dono di Dio e quindi di una eredità comune da non distruggere, del rischio dell’onnipotenza della tecnocrazia, della difesa della natura che è incompatibile contro la giustificazione dell’aborto, dell’accettazione del proprio corpo come dono di Dio e della delusione verso tutti gli inutili vertici mondiali sull’ambiente che hanno in toto deluso le aspettative. Sul finire Papa Francesco invita a rispettare l’ambiente vivendo sobriamente e a considerare l’Eucaristia come quel Sacramento in grado di unire cielo e terra.

Come vedete molti sono i punti in comune tra il Movimento creato da Greta Thunberg e l’insegnamento della Chiesa Cattolica quindi dobbiamo ringraziare Greta per aver smosso le coscienze, riportato il tema ambiente al centro del dibattito e averci sollecitato la rilettura dell’Enciclica Laudato Si.

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