Vertice del G7: l’incontro dei “Big” a Hiroshima 

G7

Quest’anno il vertice del G7 si terrà a Hiroshima, in Giappone, dal 19 al 21 maggio. A rappresentare l’UE saranno il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. 

Di cosa si parlerà? L’attenzione sarà focalizzata sull’ordine internazionale.

A seguito degli eventi drammatici che abbiamo vissuto negli ultimi anni (pandemia di COVID -19 e aggressione russa nei confronti dell’Ucraina), che hanno sconvolto l’ordine internazionale, i leader del G7 dovranno affrontare sfide molto urgenti.

Sono, infatti, chiamati a dimostrare la loro effettiva determinazione a sostegno dell’ordine internazionale (basato sullo Stato di diritto) e a rafforzare l’impegno verso il Sud globale. 

Prenderanno parte al summit, oltre all’Unione Europea, anche Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Italia.

La presidenza giapponese ha inoltre invitato a partecipare ai lavori i leader di Australia, Brasile, Comore, India, Indonesia, Isole Cook, Repubblica di Corea e Vietnam.

La lista delle tematiche 

A seguire, l’elenco dei temi principali che saranno discussi nel corso delle otto sessioni di lavoro, come riportato dal Consiglio europeo:

  • aggressione russa nei confronti dell’Ucraina;
  • dialogo con i partner internazionali;
  • disarmo nucleare e non proliferazione;
  • resilienza economica e sicurezza;
  • clima, energia e ambiente;
  • alimentazione, salute e sviluppo.

La posizione giapponese al Vertice G7

Quanto al Paese ospitante, il Giappone ha fatto intendere che durante il vertice ribadirà la sua ferma intenzione di respingere ogni aggressione militare, minaccia, utilizzo di armi nucleari, incluso ogni tentativo di rovesciare l’ordine internazionale.

Fumio Kishida, primo ministro giapponese, ha altresì espresso la sua volontà di attirare l’attenzione delle giovani generazioni sulle questioni globali. Un chiaro invito alla partecipazione attiva. 

Meloni accusata da Dermanin: tensioni Francia-Italia?  

Giorgia Meloni, dopo aver partecipato al summit dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa in Islanda, è già stata ricevuta dal premier Kishida a Hiroshima. 

Ricordiamo che al vertice di Reykjavik, titolato “Uniti attorno ai nostri valori”, hanno preso parte i capi di Stato e di Governo dei 46 Stati membri. Lì si sono riuniti per confrontarsi sulle priorità e gli indirizzi politici dell’organizzazione, alla luce dei mutati scenari geopolitici in Europa. Si è inoltre discusso sull’espulsione della Russia, avvenuta il 16 marzo 2022, a seguito dell’ aggressione all’Ucraina.

Nei giorni scorsi, la premier Meloni è stata duramente criticata dal ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, che la ha accusata di non essere capace a gestire i problemi migratori dell’Italia. 

«Quando si fanno promesse sconsiderate, quando si è esponenti dell’estrema destra – la Meloni non è francamente una progressista di sinistra – ci si rende conto che la realtà è più dura», ha detto il ministro degli Interni francese nel corso di un’intervista radiofonica su France Inter.

«Il mio attacco non è agli italiani ma ai politici», ha proseguito Darmanin, «Noi abbiamo il diritto di dire che la signora Le Pen, la signora Meloni, non rappresentano il modello giusto»

E’ gelo fra i due Paesi? 

Momentaneamente Macron ha ristabilito l’equilibrio 

Il presidente francese ha cercato immediatamente di “mettere una pezza” alle parole di Darmanin, al fine di mantenere un rapporto equilibrato con i cugini d’oltralpe. «Non lasceremo sola l’Italia sul dossier migranti e clima» – ha sottolineato.

Il Capo dell’Eliseo ha poi puntualizzato che «non si sottostima la fortissima pressione che l’Italia subisce come Paese di “primo arrivo”» e questa va affrontata attraverso una «strategia comune, l’unico modo per contrastare i traffici illegali che sfruttano l’estrema povertà di alcuni Paesi africani».

«Sicuramente vedrò Meloni e discuteremo» ha aggiunto Macron, auspicando altresì “soluzioni comuni” e “solidarietà europea”. Concetti su cui ha spesso insistito la premier italiana. 

In ogni caso, le dichiarazioni di Macron sembrano porre la parola “fine” ai recenti incidenti diplomatici e potrebbero favorire la possibilità di un bilaterale al G7 di Hiroshima. 

Il commento di Giorgia Meloni 

In risposta agli attacchi sferrati dai francesi, Giorgia Meloni non si è scomposta più di tanto, ma di certo non ha nascosto la propria irritazione «Sono lunghe giornate nelle quali tutti quanti parleremo con tutti», ha dichiarato a margine del Consiglio d’Europa.

Poi, tagliando corto, ha sottolineato «il come e il quando non è materia che mi interessi particolarmente». Infine, ha continuato a relegare gli attacchi francesi a mere “questioni di politica interna”, a un “regolamento di conti interni”, legato a problemi di consenso del governo di Macron, da cui arrivano ripetuti parallelismi fra la leader di FdI e la sovranista Marine Le Pen.

La Russia al centro del dibattito

Lasciando da parte i dissapori Italia-Francia, quel che è certo è che l’Unione europea e il G7  interverranno aspramente contro la Russia e contro chi la sta aiutando a resistere alle sanzioni. 

Sicuramente si discuterà anche del settore energia, visti i rincari esorbitanti causati dalla crisi attuale.

Nello specifico, Josep Borrell, l’Alto rappresentante della Ue per gli affari esteri ha bacchettato l’India. «Se in Europa entrano diesel e benzina in arrivo dall’India che sono stati prodotti con petrolio russo», ha spiegato, «questo è di certo un aggiramento delle sanzioni e gli Stati membri devono prendere delle misure»

Ursula von der Leyen, ha invece prospettato la messa al bando di «entità, ombra russe o di Paesi terzi che aggirano intenzionalmente le nostre sanzioni». 

Non è da scartare l’ipotesi secondo cui si potrebbe addirittura vietare l’accesso ai porti europei per le petroliere sospettate di trasportare illegalmente (o anche solo in violazione del price cap) carichi russi.

Insomma, le sfide non mancano. 

Nella foto, il Memoriale della pace di Hiroshima

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