Giornata della Memoria, una mostra emozionante per non dimenticare

Folle alleanza per un Genocidio

La settimana che ci porta alla giornata della Memoria, il 27 Gennaio, è come sempre scandita da testimonianze, film, articoli che ricordano l’Olocausto, l’orrore della Shoah.

Una toccante ed emozionante mostra in programmazione fino al 10 Febbraio 2019 presso la Palazzina Gregoriana del Palazzo del Quirinale, tratta questo delicato tema in un modo diverso dal solito.

1938: l’umanità negata, dalle leggi razziali italiane ad Auschwitz” è un percorso interattivo e multimediale ideato da Paco Lanciano e Giovanni Grasso, che è raccontato dalla voce profonda di Francesco Pannofino.

In 45 minuti, la durata media della visita, vengono raccontate le vite di due soldati Italiani, reduci della Prima Guerra Mondiale: uno Ebreo ed uno di religione Cattolica.

Questi due uomini che hanno lottato fianco a fianco nelle trincee del nord Italia e che appaiono sorridenti insieme nel 1915, vengono rappresentati nella loro vita quotidiana e familiare.

L’uomo di religione ebraica diventa insegnante e padre di 2 bambini, cosi’ come il cattolico crea la sua famiglia e trova il suo buon lavoro.

La marcia su Roma del 1922, l’avvento del Fascismo e la presa del potere da parte di Benito Mussolini, introducono le prime discriminazioni sulle razze, introducendo il concetto di diversità e di superiorità di quella “Ariana Italiana” sulla popolazioni di origine straniera, le persone di colore, i Rom e ovviamente gli Ebrei.

La svolta tragica prende corpo nel momento in cui Hitler lanciò le sue folli mire sul Mondo e Mussolini le sposò a nome del popolo italiano.

Qui maturò quello che si può considerare l’inizio della Shoah italiana : la promulgazione delle leggi razziali fasciste, annunciate a Trieste dal Duce il 18 Settembre 1938.

Da quel momento, le foto ed i filmati storici dell’Archivio Luce, dall’Archivio Nazionale dei film di famiglia e da diversi altri soggetti, mostrano la vita dei nostri 2 personaggi prendere strade completamente diverse.

Come tutti gli ebrei italiani, per l’ex soldato che aveva difeso la nostra bandiera nella Grande Guerra, non fu più possibile insegnare a scuola così come i suoi figli vennero espulsi dai loro istituti scolastici.

I negozi gestiti da ebrei furono chiusi e tutta la popolazione Giudea schedata. Addirittura venne richiesto agli ebrei di dichiarare la religione di appartenenza dei loro genitori e nonni.

La popolazione sempre più acclamò il Duce, disinteressandosi delle conseguenze delle leggi razziali. In pochi capirono la deriva politica, militare e sociale che il Bel Paese aveva iniziato a percorrere.

Arriva quindi il 16 Ottobre 1943, il giorno del rastrellamento del Ghetto di Roma dove 1259 Ebrei, precedentemente schedati grazie alle leggi razziali, vennero prelevati, caricati in vagoni e, come bestie, trasportati ad Auschwitz dove morirono tutti con esclusione di 16 sopravvissuti.

Scene dal rastrellamento del Ghetto di Roma, Ottobre 1943

Anche l’ex soldato ebreo, insieme alla sua famiglia verranno deportati ed uccisi nel campo di concentramento.

Per scelta degli ideatori della mostra, non sono state mostrate le immagini più cruente dello sterminio. Però una delle sale che si visitano nel percorso della mostra, ricostruisce il binario di ingresso ad Auschwitz ed in lontananza si vede la struttura del lager.

Il silenzio assoluto dei visitatori rende l’idea del dolore che si avverte.

Il percorso di visita si chiude con un video che ci ricorda che la creazione della Comunità Europea, ha permesso per la prima volta dopo secoli di guerre e morte, di garantire i quasi 75 anni di pace dalla fine dell’ultimo conflitto.

L’ultima sala è quella dove è custodita una delle 3 copie originali della Costituzione Italiana, scritta nel 1947 e riportante nel suo articolo numero 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.

Non dobbiamo mai dimenticare questo punto cardine scritto dai padri fondatori della Repubblica: il passato, anche quello che pensiamo non si possa mai più ripetere, può invece tornare come il peggiore degli incubi se perdiamo la memoria di tragedie come l’Olocausto.

La mostra del Quirinale sarà visitabile fino al 10 Febbraio e la prenotazione si può effettuare on-line sul sito istituzionale al costo di 1,5€ a persona. Un costo irrisorio per una emozione grandissima.

Ulteriori Info: palazzo.quirinale.it/mostre

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