Ora è ufficiale: Sinisa Mihajlovic è il nuovo allenatore del Milan

unnamedEra nell’aria ormai da giorni, ma ora è arrivata l’ufficialità, Sinisa Mihajlovic è il nuovo allenatore del Milan. Il tecnico serbo ha firmato un contratto che lo legherà alla squadra rossonera fino al 2017 e percepirà un milione e mezzo a stagione. Dopo l’esonero di Inzaghi toccherà a lui tentare di riportare in alto la squadra rossonera.

Il Milan attraverso il suo sito ha diramato un breve comunicato con cui ha ufficializzato l’esonero di Filippo Inzaghi e l’ingaggio del tecnico serbo: “L’AC Milan comunica di avere esonerato l’allenatore della prima squadra, Filippo Inzaghi, che ringrazia per l’opera svolta”.

Queste le fredde parole di commiato che la società ha dedicato al suo ex allenatore. L’avventura di Inzaghi sulla panchina rossonera è durata appena nove mesi, durante i quali l’allenatore italiano non è riuscito a dare un’identità alla squadra portandola alla fine dell’anno ad un modesto decimo posto. Dopo Leonardo, Seedorf e lo stesso Inzaghi (tutti ex giocatori milanisti) la società rossonera ha deciso di cambiare rotta affidando la panchina della squadra ad un elemento esterno alla società, Miahjlovic appunto.

“Non allenerò mai il Milan, piuttosto muoio di fame” queste le parole che il neo allenatore rossonero pronunciò nel 2009 quando era l’allenatore del Catania. Ne è passato di tempo da quelle parole, da allora Sinisa è cambiato, è maturato, le esperienze da tecnico gli hanno impartito una grande lezione, ora sa che per entrare nel giro dei grandi deve mettere da parte i sentimenti. Eccolo qui allora, dopo i lunghi trascorsi da interista ha deciso di accantonare l’orgoglio accettando l’offerta che potrebbe dare una svolta alla sua già positiva esperienza da tecnico.

È però stato chiaro fin da subito Mihajlovic, prima di accettare la proposta ha chiesto al presidente Berlusconi di costruire una squadra all’altezza per competere da subito con le grandi del campionato. Richiesta accolta di buon grado dalla società, che si sente in debito con i tifosi dopo la brutta stagione appena conclusa. Adriano Galliani è da giorni in viaggio per cercare di accontentare il tecnico, molti già i nomi sul taccuino dell’amministratore delegato rossonero.

Prima di pensare al mercato in entrata però, Mihajlovic, deve sciogliere alcuni dubbi che riguardano degli elementi che già compongono la rosa rossonera. La questione rinnovi è la più urgente, molti, infatti, i giocatori in scadenza che sono ancora in attesa di conoscere il loro destino.

Paradossalmente i più sicuri del prolungamento sembrano essere Bonera e Abbiati, che nonostante l’età avanzata rappresentano un punto fermo all’interno dello spogliatoio, dei leader ai quali difficilmente Sinisa rinuncerà. De Jong rappresenta invece il caso più spinoso, il centrocampista olandese sarebbe ormai convinto a terminare la sua avventura in rossonero, il tecnico proverà comunque a convincerlo a rimanere almeno un altro anno per renderlo il pilastro del suo centrocampo.

Oltre alla questione rinnovi, Mihajlovic dovrà fare il punto su alcuni giocatori che hanno rappresentato nel bene e nel male il Milan di quest’anno, primo su tutti Jeremy Menez. L’attaccante francese è stato uno dei più positivi, all’attivo per lui 16 gol e 5 assist, ma la sua anarchia tattica lo rende difficilmente adattabile agli schemi del tecnico, che potrebbe perciò pensare di fare cassa per gettarsi successivamente su altri obiettivi.

Dopo aver quasi concluso l’acquisto di Jackson Martinez, il tecnico sogna il ritorno in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. La trattativa per l’attaccante svedese sembra essere a buon punto. La proposta della società sembra soddisfare le esose richieste del procuratore Mino Raiola. Ora la palla passa a Zlatan che ha dichiarato di dover consultare la sua famiglia prima di poter prendere una decisone.

Al di là dei nomi, Mihajlovic è intenzionato ad aprire il suo ciclo rossonero attraverso la risolutezza che l’ha accompagnato per tutta la durata della sua carriera,da calciatore prima e ora da tecnico. Un leader nato, un “sergente di ferro” che proverà a conquistarsi la fiducia dell’ambiente partita dopo partita. Non sarà un compito facile, ma come dichiarato spesso da lui stesso le sfide lo motivano, si nutre di esse, e la sfida che lo aspetta quest’anno è una di quelle molto rischiose, ma chissà che non riesca a vincerla e riportare il Milan ai vertici del campionato italiano.

di Giacomo Chiuchiolo

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