Renzi e Berlusconi: un incontro che non convince

berlusconi e renziOre 18,33. Matteo Renzi, al termine dell’incontro con Berlusconi durato due ore e mezza nella sede Pd del Nazareno, ha dichiarato di trovarsi in “profonda sintonia con Forza Italia verso un modello di legge elettorale che favorisca la governabilità, il bipolarismo ed elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli”.

Il segretario del Pd ha aggiunto: “Su questo tema abbiamo condiviso l’apertura ad altre forze politiche per scrivere questo testo di legge che, per quanto ci riguarda, se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16”.

Berlusconi, intervenuto con una nota e con un video dietro al quale campeggia il tricolore, ha dichiarato:  “Ho garantito a Renzi che Forza Italia appoggerà le riforme”.

“L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti, in un’ottica di semplificazione dello scenario politico” ha continuato Berlusconi che, infine, ha espresso “la soddisfazione di Forza Italia per il metodo scelto dal Partito Democratico, per avviare un rapido e costruttivo confronto sulle riforme istituzionali”.

Il modello elettorale, oggetto della discussione fra i due leader, è quello spagnolo rivisto all’italiana. In ballo due tipi di soglie, al 4-5% e all’8% a seconda che ci sia o meno un apparentamento.

La sintonia riguarderebbe innanzitutto l’ipotesi della riforma elettorale; la seconda trasformazione è quella “del Senato in una Camera autonoma, senza indennità per i senatori e senza elezione diretta dei senatori”, che porterà alla ” fine del bicameralismo perfetto” La terza sintonia “è la riforma dell’articolo V della Costituzione” che disciplina Regioni, Province e Comuni. (levando l’indennità alle regioni).

Poi Renzi ha detto”Abbiamo condiviso le modalità tecniche che saranno presentate nei prossimi giorni e che vanno nell’ottica della semplificazione e del risparmio”.

Se per convincere il Cavaliere, il vero “osso duro”, Renzi ha impiegato due ore e mezza, adesso bisognerà attendere che anche gli altri alleati “dissidenti”, si arrendano alle sue proposte.

Ricordiamo che fino a qualche giorno fa si temeva infatti la crisi di Governo.

Renzi tuttavia appare fiducioso sull’esito del voto del 20 gennaio, nonostante qualcuno insinui che Berlusconi, se non addirittura il Parlamento, inclusi gli stessi colleghi del Pd, gli abbiano voluto tendere una sorta di trappola.

Analizziamo dunque le rispettive convenienze.

A Renzi non conviene andare incontro a nuove elezioni con il proporzionale partorito dalla Consulta perché sarebbe penalizzato; a Letta non conviene lasciare Palazzo Chigi alla vigilia del semestre europeo; ad Alfano non conviene che passi un sistema elettorale che cannibalizzi i partitini e a Berlusconi, prossimo all’affidamento in prova, conviene restare in gioco, anche se questo significa allearsi con il leader democratico.

Detto ciò, Renzi sta studiando una riforma elettorale che si attenga ai vincoli stabiliti qualche giorno fa dalla Consulta; vincoli che consistono in “un sistema proporzionale depurato del premio di maggioranza”, ma tale sistema rischia di far avere al vincitore una maggioranza piuttosto debole.

Per lui, in ogni caso, tenere in piedi un governo in cui Alfano, Letta e Berlusconi riescano a convivere pacificamente, sarebbe di per sé un successo politico.

Non sono tuttavia mancate le contestazioni da parte di chi non vede di buon occhio queste strane alleanze che suonano più come un “pactum sceleris” che come una reale voglia di trovare intese utili alla collettività. Così, appena il Cavaliere è arrivato dall’ingresso secondario seguito dal pulmino della scorta, una calca inferocita ha urlato “vergogna, vergogna: non si tratta con i criminali”. Infine sono state lanciate uova sull’auto.

Con Berlusconi c’era Gianni Letta, lo storico collaboratore zio dell’attuale Presidente del Consiglio. Accanto a Renzi c’era il portavoce della segreteria, Lorenzo Guerini.

di Simona Mazza

foto: ilsitodifirenze.it

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