U cunigghiu ‘a stimpirata: massima espressione dell’agrodolce siciliano

cunigghiu

A stimpirata: origine del termine

Il termine “stimpirata” indica l’atto dello “stemperare”, cioè mitigare il sapore acre della selvaggina

Per farlo, si utilizzano l’aceto, quale base della salsa in agrodolce e un mix verdure e aromi, che  ammorbidiscono e rendono più gustoso l’ingrediente principale.

L’aceto in passato serviva smorzare l’odore della carne non sempre freschissima.

Con l’andare del tempo, oltre alla selvaggina, il condimento è stato esteso anche ad altre pietanze quali il pesce spada, il tonno e il pollo

Una lunga preparazione

Il procedimento della “stimpirata” richiede una preparazione lunga. E’ consigliabile infatti prepararlo almeno un giorno prima, in modo che i sapori si amalgamino bene.

Importante sapere che il condimento va fatto raffreddare e messo in frigo quando è a temperatura ambiente.

U Cunigghiu ‘a stimpirata: la nostra ricetta

Oggi vi proponiamo una delle ricette più tipiche della tradizione iblea: “u cunigghiu ‘a stimpirata”.

Si tratta di un piatto tipicamente estivo, ma che può essere consumato anche in inverno.

Occorre tuttavia sapere che in estate va consumato freddo, in inverno invece va riscaldato a fuoco basso, per non attivare troppo le note intense dell’aceto ed evitare che le erbe aromatiche perdano tutta la loro freschezza.

Oltre alle verdure che indicheremo all’interno della ricetta, è possibile variare il piatto con l’aggiunta di zucchine, peperoni o patate a tocchi.

Ricetta per 5 persone

● 1 kg di coniglio già pulito è tagliato a tocchetti

● 250 g di sedano

● 250 grammi di carote

● una melanzana

● Pepe Nero q.b

● 1 bicchiere di aceto bianco

● olio extravergine d’oliva q. b  

● 50 g di uvetta sultanina

● 50 g di pinoli

● 20 g di capperi

● 250 g di peperoni rossi.

● 200 g di olive verdi.

● Una cipolla

● 1 cucchiaio di doppio concentrato

 Svolgimento

Per cominciare, pulite tutti gli ortaggi. Tagliateli a tocchetti e metteteli in ammollo nell’acqua. 
Quindi in un tegame mettete un giro d’olio EVO e poi il coniglio.

Aggiustate con sale e pepe nero, e coprite il tutto. Fate asciugare il sangue del coniglio, versate la metà dell’aceto e lasciatela evaporare.

Sollevate il coniglio dal tegame e adagiatelo in un piatto.

Nello stesso tegame, mettete l’olio EVO, la cipolla tagliata finemente e fate rosolare mettendo dentro sedano, carota, peperoni, melanzane. 

Fate appassire gli ortaggi, aggiungete i capperi dissalati precedentemente, l’uvetta che avrete precedentemente ammollato in acqua calda e infine aggiungete pure i pinoli e le olive. 

Poi prendete l’aceto rimasto nel bicchiere.

Aggiungete il doppio concentrato, un cucchiaino di zucchero, mescolate per bene e versate il tutto nella caponata di verdure. 

Mantecate e aggiungete il coniglio. Mescolate ancora e impiattate. 

Bon appetito

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