Stato della Palestina, il parlamento approva due mozioni discordanti

palestina-Oggi 27 febbraio alle 9,30 il governo si è espresso in merito al riconoscimento dello stato della Palestina.

Due le mozioni presentate ed approvate. La prima da Pd, Psi e Da Per L’Italia (300 sì, 40 contrari, 59 astenuti), la seconda da Area Popolare, Scelta Civica ed Ncd (237 sì, 84 no 3 64 astenuti).

Sono state respinte le mozioni presentate dalle opposizioni.
La proposta di costituire uno stato palestinese è stata appoggiata anche da Sel.

La seduta ha avuto inizio dopo le comunicazioni del Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni (Pd), in base a quanto stabilito giovedì scorso dalla conferenza dei capigruppo ed ha suscitato l’ira del M5s.

Per i grillini infatti l’approvazione dei due testi sarebbe“un bluff vergognoso da parte del governo, che ha votato due mozioni dal significato e dal valore diametralmente opposto sul riconoscimento dello Stato di Palestina, negando ancora una volta il sacrosanto diritto di esistere “.

Pesanti le parole dell’onorevole Manlio Di Stefano del Movimento cinque stelle: ”Non ci sono altre parole per definire ciò che è accaduto oggi in aula per opera del Pd, incredibili  in astuzia quanto ignobili nel vendersi i diritti dei palestinesi.
Il gioco e’stato questo, il Governo ha approvato la mozione del Pd che diceva di prevedere “il “Riconoscimento” (quando?come?), ma anche quella di Ncd, che lega il riconoscimento al proseguimento degli accordi di Oslo( fermi da appena 20 anni). In sostanza senza tanti giri di parole,oggi il Parlamento italiano Non HA riconosciuto lo stato di Palestina, anzi, gli ha messo una pietra tombale addosso. “Fortunatamente a chiarire tutto”- prosegue Di Battista-” ci ha pensato l’ambasciata israeliana che si dice soddisfatta per il non riconoscimento”.

Contrari alla costituzione dello stato, Forza Italia e Lega.

FORZA ITALIA
Daniele Capezzone (Fi) ha stilettato “Il Governo deve evitare di compiere atti e gesti simbolici che possano rappresentare forme di riconoscimento, o portare a una accelerazione di qualsiasi processo di riconoscimento, di uno Stato palestinese al di fuori del negoziato diretto e di un accordo di pace complessivo tra le parti. E deve soprattutto evitare di compiere qualsiasi atto e gesto simbolico di legittimazione di organizzazioni terroristichemenot islamiche, Hamas compresa. Tutti ricordino che Israele è l’unica democrazia di quell’area”.

LEGA
Gianluca Pini (Lega) ha accusato il governo di “inconsistenza totale”: “Israele è rimasto l’ultimo baluardo democratico in medio oriente. Ammettere che è possibile arrivare al riconoscimento unilaterale dello Stato di Palestina senza accordi preventivi con Israele è un rischioso azzardo”.

Anche SEL, attraverso il deputato Michele Piras si è espressa sul riconoscimento dello stato di Palestina.

Piras, nella prima parte del discorso aveva precisato“ noi non militiamo nel partito dei pacifisti in pantofole, ma nemmeno nel partito della guerra”.

Con lui sugli spalti, oltre a una delegazione dell’Associazione dei palestinesi in Italia, anche Sulaiman Hijazi, membro della comunità palestinese cagliaritana.

Il deputato sardo ha affermato“ Riteniamo un fatto storico il riconoscimento del diritto dei palestinesi al loro stato. Una giornata felice, perché almeno oggi rinasce la speranza in un percorso che rimargini una ferita inferta a tutto il medioriente; al mondo arabo e a tutto il mediterraneo e noi crediamo che il momento giusto sia precisamente questo . Lanciare una speranza di pace, mentre in tutto il mondo spirano venti di guerra”.
Ma ecco sinteticamente cosa chiedevano le due mozioni.

LA MOZIONE DI AP/NCD
Si tratta di una mozione sostanzialmente contraria al riconoscimento diretto della Palestina, che invita il governo “a promuovere il raggiungimento di un’intesa politica tra Al Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello stato d’Israele e l’abbandono della violenza determini le condizioni per il riconoscimento di uno stato palestinese”.

LA MOZIONE DEL PD
Il partito democratico si è espresso esplicitamente a favore del riconoscimento dello Stato palestinese, invitando il governo “a continuare a sostenere in ogni sede l’obiettivo della Costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo stato d’Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo”. Si invitava altresì a “promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele”.

A termine della votazione si è registrata la soddisfazione per il Pd, che con Roberto Speranza, capogruppo e firmatario la proposta, che ha dichiarato “ Oggi è un giorno felice”.

Anche Gad Lerner si era pronunciato ieri sulla questione “Condivido la decisione dei gruppi parlamentari Pd che voteranno, forse già domani, a favore del riconoscimento di uno Stato palestinese che viva in pace e sicurezza reciproche accanto allo Stato d’Israele. E’ difficile, ogni giorno più difficile, ma è l’unica via realisticamente perseguibile: due popoli e due Stati”.

Infine, ricordiamo che lo scorso 14 ottobre, la camera dei Comuni del parlamento inglese ha approvato una mozione con cui chiedeva al governo inglese di riconoscere lo Stato palestinese e che il 30 ottobre la Svezia ha ufficialmente riconosciuto lo Stato della Palestina.

Il 18 novembre anche la Spagna ha approvato la risoluzione per il riconoscimento e infine il 2 novembre è toccato alla Francia.

di Simona Mazza

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