Roma scordata – Cimitero Flaminio: che desolazione

Oggi, per la nostra rubrica chiamata “Roma scordata” giunta alla 24° puntata, vogliamo scrivere sulla disastrosa situazione di degrado ed abbandono cui versa il Cimitero Flaminio di Roma.

Avevamo denunciato queste situazioni già in due occasioni: la prima volta nell’agosto del 2017 e poi la successiva a distanza di un anno. Nonostante sia passato molto tempo le cose non sono ancora cambiate.

Se il Cimitero monumentale del Verano ha delle zone difficilmente percorribili causa il guano degli storni o dei piccioni, come il “Pincetto vecchio” laddove si rischia di imbrattarsi scarpe e calzini nel migliore dei casi o di scivolare a terra nel peggiore, anche l’altro cimitero della capitale, quello sulla via Flaminia dopo Prima Porta, non ha nulla da invidiare in fatto di sicurezza pedonale o stradale.

Nella foto una delle vie principali: l’asfalto letteralmente sollevato dalle radici dei pini impedisce ormai del tutto non solo il passaggio delle auto ma rende difficoltoso anche il camminamento dei pedoni.

Molte le barriere architettoniche che impediscono la deambulazione dei diversamente abili o degli anziani: scale senza ringhiera o gradini con travertini sconnessi. Anche le sale interne presentano moltissimi elementi di degrado come i soffitti con calcinacci incombenti sulle teste dei visitatori, come da foto.

Inoltre, molte fontanelle sono prive di acqua o addirittura con i rubinetti mancanti. Impossibile cambiare l’acqua dei vasi per i fiori dei defunti oppure lunghi tratti di corridoio di strada da percorrere per attingere quello che occorre.

Infine, nonostante la sorveglianza di diverse pattuglie di Polizia Locale, numerosi i furti di fiori, di vasi o addirittura di elementi decorativi di cappelle o tombe: insomma non c’è pace per i morti, ma la vita dei visitatori, perlopiù anziani, è oltremodo difficile.

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