Cimitero Flaminio, a un anno dalla nostra denuncia la situazione è ancora imbarazzante

Il Cimitero Flaminio di Roma, noto ai romani come Cimitero di Prima Porta, è una piccola città che si estende per 140 ettari ed è attraversata da 37 Km di strade. E’ il più grande Cimitero Italiano, coperto addirittura da 7 linee di autobus tanto è grande la sua superficie!

Il Cimitero è amministrato dall’AMA, azienda Municipalizzata, il cui azionista al 100% è il Comune di Roma.

Le statistiche sulle dimensioni della struttura elencate nel primo paragrafo di questo articolo, spiegano da sole le difficoltà di gestione di un cosi’ enorme centro, a cui si aggiungono le criticità strutturali e di bilancio in cui si dibatte da tempo AMA.

Però, pur considerando tutte le condizioni a contorno, è imbarazzante vedere come a distanza di un anno dalla precedente denuncia di InLibertà sulla inaccettabile condizione in cui il Cimitero era scaduto, si sia fatto ben poco se non promesse e piani mai concretizzatisi in realtà.

Ad agosto 2017 la situazione vedeva di distributori dell’acqua asciutti da mesi, erba incolta, furti ripetuti di oggetti e fiori, ascensori non funzionanti, escrementi di piccioni ovunque, scale e muri fatiscenti e lapidi rimosse al termine dei 30 anni contrattuali gettate nei corridori con foto dei defunti in vista.

Cosa è migliorato in un anno dopo la nostra denuncia e le tante altre espresse dalle associazioni dei cittadini?

In positivo possiamo dire che la fornitura di acqua è stata finalmente ripristinata nella maggioranza dei distributori. Una novità degli ultimi giorni è la stesura del nuovo Contratto di Servizio tra Comune di Roma ed AMA per il periodo 2018-2023 anche se da più parti l’annunciata re-internalizzazione dei ricavi (i soldi andranno direttamente all’Amministrazione Capitolina) viene vista come un potenziale rischio che il denaro incassato non vada più interamente destinato alla modernizzazione del Cimitero stesso.

Una brutta novità, che accomuna il Cimitero di Prima Porta a buona parte della città che lo ospita, è stata invece la comparsa di una moltitudine di buche in tante vie interne, alcune impossibili da evitare per la loro estensione, che hanno creato danni alle autovetture di chi va a portare un fiore ai defunti e gravi rischi per chi si muove a piedi all’interno del Comprensorio.

Lo stato delle strade del Cimitero Flaminio

Gli ascensori dell’Emiciclo, la cui posa è iniziata tra il 2011 ed il 2012, sono ancora non funzionanti, incompleti, sempre più rovinati dalle intemperie. Robusti alberi sono cresciuti spontaneamente nelle fosse e davanti alle porte degli ascensori! Ovviamente questo impedisce ai tanti anziani con difficoltà di deambulazione di poter andare a visitare le tombe dei loro cari ubicate ai piani superiori.

Ascensori mai attivati

Lapidi dismesse buttate nei corridori, erba incolta ovunque, escrementi di uccelli dappertutto e soprattutto davanti ai loculi negli edifici chiusi, sono tuttora una tristissima ed inaccettabile costante come documentate da alcune foto allegate all’articolo.

Singolare la soluzione intrapresa per bloccare l’accesso dei volatili negli ambienti chiusi: sono state tagliate le maniglie delle finestre, impedendone così ogni futuro utilizzo, lasciando però libero l’accesso degli stessi uccelli alle ampie aperture create a suo tempo per l’installazione degli ascensori. Una decisione difficile da comprendere.

Foresta cresciuta nella fossa dell’ascensore

Nella mia ultima visita alla struttura, giusto un paio di settimane fa ho potuto vedere, in prossimità del blocco 30, un gruppo di nomadi scendere da un grande Camper per deporre fiori ad un loro defunto, per poi iniziare un rumoroso bivacco alimentare, incluso di bambini che giocavano a nascondino tra le tombe! Ovviamente nei 20-25 minuti di schiamazzi osservati, nessuno del personale che dovrebbe vigilare la struttura, è apparso all’orizzonte!

L’insoddisfazione e la rassegnazione di chiunque abbia dei cari sepolti nel Cimitero Flaminio è visibile e nota, minimizzata parzialmente dalla grande responsabilizzazione individuale a mantenere decorose le condizioni delle tombe stesse e delle zone limitrofe. Tanti si adoperano per pulire in terra, raccogliere e rimettere al loro posto vasi ed oggetti dei loculi adiacenti quelli dei loro cari in un gesto colmo di umanità e rispetto per il luogo.

Escrememti e danni provocati dai piccioni ai loculi

In una così compromessa situazione, ci si sarebbe atteso di ricevere chiari programmi dall’AMA come ad esempio l’installazione di telecamere che stanno fornendo risultati apprezzabili in altri  Cimiteri come quello di Cesano.

Di certo, il recente incremento di spese funerarie che il Comune di Roma ha deciso di applicare, seguendo l’esempio di altre città, va in una direzione non condivisibile a fronte di un servizio che non mostra segni di miglioramento.

A questo punto le risposte dell’AMA e dell’Amministrazione Comunale sono da intendersi, insieme alle azioni concrete che ne dovranno scaturire, un atto dovuto anche solo per ripristinare il patto di fiducia con i tanti che vedono non rispettato l’onore dei propri defunti.

Escrementi di volatili sulle finestre

Sterpaglie nate nei muri

Alberi di 5 metri cresciuti davanti alle portanti arrugginite dell’ascensore

Apertura del vano ascensore da dove entrano i volatili

Muri, intonaci e scale fatiscenti

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