Gheddafi: resterò a Tripoli, vivo o morto

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Nonostante i pressanti attacchi delle forze Nato, il leader della Libia continua a stare fermo sulle proprie convinzioni e posizioni e fa sapere al mondo intero che è deciso a rimanere a Tripoli “vivo o morto” che sia. Un giorno speciale ieri per il colonnello, che ha compiuto 69 anni ed ha dimostrato ancora lucidità, coraggio e fermezza dicendo in faccia a tutte le potenze che lo stanno sfidando che la Libia non ha paura dei missili, né dell’artiglieria che stanno sfoggiando: le tribù libiche resisteranno e combatteranno fino alla fine, riuscendo a scacciare i nemici e liberare la propria terra. Da quando i giovani hanno sentito che la Nato stava attaccando la città di Bab al- Aziziya, giura il colonnello, “sono usciti per le strade a torso nudo per difendermi”. Insomma Gheddafi è stato chiaro: il popolo della Libia non si arrenderà mai. Il Presidente Obama, insieme al cancelliere tedesco Angela Merkel, ha confermato che il punto più importante, per entrambe le nazioni, è quello di riuscire a mandare via Gheddafi ed è convinto che sia solo questione di tempo. Nel frattempo, a Bengasi è giunto il diplomatico russo Mikhail Marguelov, inviato speciale di Mosca che è stato ricevuto dai dirigenti del Consiglio nazionale di transizione creato dai ribelli.

di Redazione

Foto: monesti.blog.tiscali.it

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