Nell’ultima settimana si è corso il Criterium du Dauphine, breve corsa a tappe francese che fa da ultimo atto di preludio al Tour de France.
Il Dauphine vede al via di solito tutti i favoriti per la grand boucle di luglio e presenta un percorso impegnativo per gli scalatori, con molte delle storiche salite transalpine. Vediamo nel dettaglio l’esito delle tappe.
Tappa 1
La prima frazione era una breve cronoscalata, che vedeva Alberto Contador siglare il miglior tempo; lo spagnolo era ovviamente il leader della classifica dopo questa prima tappa. In seconda posizione il tazmaniano Richie Porte, che pagava un po’ di fatica nel finale non riuscendo ad avvicinarsi al tempo dello spagnolo. Terzo posto per Froome, corridore del team Sky , autore di una prova sensibilmente al di sotto di quanto ci si aspettava ma comunque buona.
Tappa 2
La seconda tappa nella fase iniziale vedeva una fuga prendere il largo, salvo poi essere ripresa a pochi chilometri dal traguardo. Il percorso del giorno non presentava asperità altimetriche importanti, con lo scontato esito in volata che esaltava la potenza di Bouhanni, il quale si imponeva battendo allo sprint Debusschere e Bennett, non apparsi in grado di contrastare il colpo di pedale violento del francese.
Tappa 3
La terza frazione esaltava i corridori italiani, che occupavano due posizioni sul podio e tre nella top ten. 
L’azione decisiva nasceva a 10 chilometri dal traguardo, quando uno scatenato Fabio Aru attaccava nel momento in cui la fuga di giornata veniva ripresa. Il sardo del team Astana lanciava l’affondo negli ultimi 2000 metri dell’ultima salita di giornata, riuscendo a fare subito il vuoto dietro di se, aumentando poi il vantaggio compiendo una discesa davvero spettacolare. Aru riusciva a difendersi negli ultimi 3 chilometri di corsa, alzando per primo le braccia al cielo sotto il traguardo, risultato importante anche in vista del Tour, il primo a cui prenderà parte. In seconda posizione giungeva il norvegese Kristoff, con l’italiano Bonifazio terzo; nono Enrico Gasparotto, sempre tra i primi nelle prime tappe, con Contador che rimaneva leader.
Tappa 4
Anche la quarta tappa si concludeva in volata, con Boasson Hagen che sul traguardo finale realizzava lo sprint migliore, riuscendo a battere il giovane talento Alaphilippe e Bouhanni, giunti rispettivamente in seconda e terza posizione. Una caduta nelle retrovie nell’ultimo chilometro faceva perdere qualche secondo al leader della gara Contador, che rimaneva tale, ma vedeva Froome guadagnare la seconda posizione nella classifica generale, terzo Richie Porte.
Tappa 5
La quinta tappa inaugurava un trittico finale di tappe di alta montagna, che sarebbero risultate decisive ai fini della classifica generale. Chris Froome, vincitore di due Dauphine e due Tour de France ( 2013-2015), negli ultimi chilometri rompeva gli indugi e sfoderava la sua proverbiale accelerazione in salita, mandando allo sbaraglio gli avversari e facendo capire di essere ancora lui l’uomo da battere nel Dauphine ma soprattutto nel Tour de France. Nella quinta tappa Porte chiudeva in seconda posizione, mentre terzo giungeva il britannico Yates. Froome guadagnava anche la maglia gialla di leader della classifica generale, mettendo alle sue spalle Porte, secondo, e Contador, terzo.
Tappa 6
La sesta e penultima frazione era quella più dura, che presentava sette montagne di massimo livello da scalare e che vedeva una lotta tra due francesi per la vittoria di tappa. Pinot e Bardet finalizzando una fuga nata nei primi chilometri, si presentavano sul traguardo finale con 1’ di vantaggio sugli inseguitori e si giocavano la vittoria in una volata; Pinot aveva la meglio, relegando Bardet alla seconda piazza, mentre terzo giungeva l’irlandese Daniel Martin. Froome chiudeva in quinta posizione e rinforzava la sua leadership su Porte, mentre Bardet saliva sul terzo gradino del podio.
Tappa 7
Ultima tappa di questo Criterium du Dauphine che aveva il vincitore nella fuga che prendeva il via dopo pochi chilometri. L’unico che riusciva a portare avanti il tentativo senza essere rimontato era Steve Cummunigs del team africano Dimension Data, complice anche la lotta nelle retrovie per la vittoria della classifica generale, che consentiva al britannico di correre senza particolari pressioni. In seconda piazza finiva Bardet, mentre terzo era Daniel Martin. In classifica generale Froome chiudeva sui tentativi di attacco di Contador e vinceva il suo terzo Criterium du Dauphine; Bardet saliva al secondo gradino del podio nella classifica finale, che vedeva al terzo posto Daniele Martin.
Un po’ deludente Fabio Aru, che nonostante l’acuto nella terza frazione non riusciva a mostrare uno stato di forma ancora abbastanza competitivo per il Tour de France, mentre strappava sorrisi di soddisfazione l’ottava posizione finale di Diego Rosa, fulgido talento poco più che ventenne che dal termine della passata stagione sta facendo ipotizzare a tutti immensi trionfi in un futuro neanche troppo lontano.
di Yuri Casciato
Fonte foto: Tim de Waele
Scrivi