Cervello, tutto da rivedere: l’area di Broca si “spegne” quando noi parliamo

Broca-areaSempre novità nel campo delle Neuroscienze e, spesso, veramente importanti e significative. A volte vengono stravolte quelle conoscenze che erano state date per certe e sicure.

Stavolta la ricerca è stata condotta presso la Berkeley University (California) e la Johns Hopkins University (Maryland). Il lavoro è a firma di Adeen Flinker, Anna Korzeniewska, Avgusta Y. (et al.) e pubblicato on line sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences  Journal ) il 17 febbraio 2015. Qual è la scoperta?

Per 150 anni, l’area corticale di Broca è stata sempre riconosciuta come il centro di comando per il linguaggio umano, compresa la vocalizzazione. Nel 1860, un medico francese, Pierre Paul Broca, aveva individuato questa regione del cervello prefrontale come sede espressiva (motoria) del linguaggio.

Ora, gli scienziati della University of California (UC) Berkeley e Johns Hopkins University nel Maryland stanno sfidando questa ipotesi: secondo la loro tesi ci sono nuove prove che l’area di Broca in realtà si “spenga” quando si parla ad alta voce. I risultati, riportati negli Atti della National Academy of Sciences Journal, forniscono un quadro più complesso di quanto si pensasse delle regioni cerebrali frontali coinvolte nella produzione del linguaggio. La scoperta ha importanti implicazioni per la diagnosi e trattamenti di ictus, epilessia e lesioni cerebrali che provocano problemi di linguaggio.

Flinker sostiene che: “Questa nuova scoperta ci aiuta a muoverci verso una visione meno dicotomica, in cui l’area di Broca non è un centro per la produzione del linguaggio, ma piuttosto una zona critica per l’integrazione e il coordinamento tra le informazioni altre regioni del cervello.” Tutto ciò usando registrazioni corticali di superficie in pazienti con problemi neurochirurgici, i ricercatori hanno studiato l’evoluzione dell’attività nelle popolazioni neuronali corticali.

“L’Area di Broca si spegne durante la consegna effettiva del discorso, ma può rimanere attiva durante la conversazione in una pianificazione delle parole future e delle frasi complete,” ha aggiunto Flinker. Lo studio è stato condotto sul cervello di sette pazienti con problemi di epilessia ospedalizzati. Straordinario, non credete?

Dr. Gherardo Tosi
Psicologo – Psicoterapeuta
00152 Roma
E. mail : tosighe@libero.it
foto: guide.supereva.it

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