CdM: ora il governo va in ferie

20160728_1165Siamo alle soglie della chiusura per ferie, il caldo si fa sentire anche nel ‘condizionatissimo’ palazzo del governo e nonostante turbolenze nostrane ed europee, i nostri politici si preparano al (meritato?) riposo. Prima di preparare i bagagli e mettere in moto la macchina -non quella delle riforme ma quella su 4 ruote- bisogna lasciare tutto in ordine per il ritorno a settembre. E la parvenza di ordine sembra arrivare dopo il Consiglio dei Ministri che si è tenuto nella giornata del 28 luglio scorso, dalle ore 18.05, sotto la presidenza del premier Matteo Renzi e del segretario alla Presidenza, Claudio De Vincenti. I numerosi i temi caldi -e non per l’afa- sul tavolo da affrontare, dall’accorpamento della Forestale con i Carabinieri al complesso pacchetto di decreti attuativi del ministro alla Pubblica Amministrazione, Madia. Perciò, prima di rilassarci sotto l’ombrellone chiudendo ‘baracche e burattini’, vediamogli argomenti più importanti del CdM e che cosa (forse) è cambiato.

Semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi 

Su proposta di Renzi e del ministro Madia, è stato approvato in maniera definitiva un regolamento,  mediante decreto del Presidente Mattarella, che risponde all’art. 4 della legge n. 124 del 7 agosto del 2015. Tale regolamento specifica che «Comuni e Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio. In entrambi i casi spetterà al Consiglio dei ministri disporre il taglio dei tempi burocratici previsti per tutte le procedure autorizzatorie cui è sottoposto un investitore per aprire l’attività. Il testo recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e del Consiglio di Stato, nonché le modifiche oggetto dell’intesa in sede di Conferenza unificata».

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Riforma della pubblica amministrazione

Tre sono di decreti fondamentali in questo pacchetto di riforme.

  1. Il corpo forestale confluisce nell’ordine dei Carabinieri, in modo tale da far scendere da 5 a 4 i corpi di polizia, mantenendo, comunque, un livello potenziato di controllo presidiando in toto il territorio: «Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello StatoNello specifico il decreto provvede all’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni e alla gestione associata dei servizi comuni. È previsto l’assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di dare unitarietà e più forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialità agroambientale. Il testo tiene conto delle indicazioni dei pareri parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata»;
  2. Vengono riorganizzate e razionalizzate le discipline concernenti le autorità portuali, semplificandole. La ministra Madia insieme al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziando Delrio, hanno riformato le 15 autorità portuali italiane con una governance e sono state introdotte norme di semplificazione per gli sportelli doganali, amministrativi e di controllo: «Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, in attuazione dell’articolo 8, comma 1, lettera f), della legge 7 agosto 2015, n. 124»;
  3. Rivoluzione dirigenza sanitaria e criteri in merito alla nomina dei direttori generali di quest’ultima: «Nello specifico il decreto istituisce presso il Ministero della salute un elenco nazionale di quanti hanno i requisiti per la nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie italiane. L’elenco sarà stilato da una Commissione istituita presso il Ministero della salute e composta da 5 esperti che parteciperanno a titolo gratuito. Il direttore generale dovrà essere scelto all’interno di una rosa individuata da una commissione regionale tra gli iscritti all’albo nazionale in possesso di comprovati requisiti di merito. L’operato del direttore generale è sottoposto a valutazione e, in caso di gravi motivi o di una gestione che presenta un disavanzo importante, entro 30 giorni dall’avvio del procedimento, la Regione provvede alla sostituzione. Il testo recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e tiene conto delle osservazioni della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato»

Protezione civile, 800 mln in due anni a sostegno delle zone colpite da calamità 

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Ebbene si! Dopo un autunno e un inverno nei quali abbiamo assistito allo ‘sfaldarsi’ del nostro paese sotto piogge torrenziali, grandine e giornate con un caldo anomalo, quasi estivo, «il Consiglio ha approvato una delibera con la quale viene avviata l’istruttoria finalizzata al riconoscimento di contributi per i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività economiche per le situazioni di emergenza di protezione civile verificatesi a partire dal maggio 2013: 800 milioni in due anni». Hanno fatto capo, per un così proficuo investimento, a eventi verificatori in 17 regioni italiane, le quali hanno dovuto fare i conti con veri e propri disastri meteo-idrogeologici: dalla Sicilia alla Campania, dal Lazio alla Basilicata, dalla Lombardia all’Emilia Romagna.

Promosso…a pieni voti

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Ma tanti sono stati i temi e tante le relative riforme ad essi applicati, i quali -per chi sotto l’ombrellone non vuole lasciarsi andare al vero meritato riposo- si possono trovare punto per punto sul sito http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-124/5524.

Una cosa è certa: il governo Renzi  ha già fatto tutti i compiti per le vacanze.

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