Brunetta: I dati dicono che con Prodi il deficit è cresciuto

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“Come sempre, l’onorevole D’Alema preferisce i luoghi comuni ideologici piuttosto che le serie analisi economiche. Le sue affermazioni di ieri alla festa democratica di Reggio Emilia ci permettono tuttavia di rinfrescargli la memoria, citando le nostre fonti (Istat e Eurostat), aspettando che l’autorevole rappresentante del PD ci riporti le sue. Se confronto tra Padoa-Schioppa e Berlusconi deve essere, che confronto sia. Ma vero”.

Lo ha dichiarato Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimenti del Pdl. “Nel periodo 2006-2008, governanti Romano Prodi e Tommaso Padoa-Schioppa, l’esecutivo di centrosinistra, piuttosto che utilizzare la congiuntura economica favorevole (che ha seguito la stagnazione degli anni precedenti, di governo del centrodestra) per azzerare definitivamente e strutturalmente il deficit e per diminuire di conseguenza il debito, ha invece aumentato il deficit da -1,6% nel 2007 a -2,7% nel 2008, e il debito da 103,1% nel 2007 a 105,7% nel 2008. Anzi, se e’ vero che le politiche economiche dispiegano i propri effetti con un anno di ritardo, nel 2009 il rapporto deficit/PIL ha raggiunto il massimo storico di -5,4% e il debito pubblico e’ arrivato fino al 116% (mentre nel primo anno di attivita’ il governo di centrosinistra aveva potuto beneficiare dei cosiddetti ‘tesoretti’ derivanti dalle politiche economiche del precedente esecutivo di centrodestra)

Allo stesso modo, facendo ancora un passo indietro nel tempo e confrontando le legislature 1996-2001 (centrosinistra) e 2001-2006 (centrodestra), dai numeri, sempre nostro faro, emerge una differenza sostanziale tra le manovre finanziarie varate dai diversi governi: a fine mandato, l’esecutivo di centrosinistra ha varato una manovra finanziaria per il 2001 di tipo elettoralistico, con relativo aumento del deficit, in un solo anno, da -0,8% a -3,1% (ed ulteriori effetti negativi negli anni seguenti). Cosa diversa, invece, l’ultima finanziaria del governo di centrodestra, che ha consentito non solo che il deficit non aumentasse, ma addirittura che diminuisse da -4,4% nel 2005 a -3,4% nel 2006, con ulteriori effetti positivi negli anni seguenti, che hanno portato a un rapporto deficit/PIL pari a -1,6% nel 2007. Un’ultima annotazione maliziosa a proposito di rapporto deficit/PIL: l’effettivo valore relativo all’anno 2006 sarebbe -2,4%, ma con un artificio contabile del governo i centrosinistra, che ha riguardato la sentenza UE sull’IVA automobili, esso e’ stato portato a -3,4%. Sarebbe bene che almeno sui dati statistici non si scherzasse: ne va della correttezza, non solo personale dell’onorevole D’Alema, già presidente del Consiglio, ma di tutto il gioco democratico. E della credibilità internazionale del nostro Paese. Quella cui i benpensanti di sinistra, quando c’è da attaccare Berlusconi, tengono tanto”. (noodls)

foto: tribunodelpopolo.com

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