Vuelta de Espana: la grinta di Aru e l’Italia che vince

FB_IMG_1441580793958La seconda settimana della corsa iberica ha visto Aru leader della classifica generale, con l’italia del pedale presente nelle fasi cruciali. 

L’undicesima frazione si concludeva, come precedentemente scritto, con il binomio marcato Astana di Landa ed Aru, che vincevano la tappa e conquistavano la leadership della classifica generale.

Nella dodicesima frazione la corsa era caratterizzata dall’arrivo in volata; lo sprint buono era quello del ciclista Van Poppel, che riusciva a sopravanzare negli ultimi metri Impey e Van der Sande; invariata la classifica generale, con i big che rimanevano tranquilli a centro gruppo.

La tappa tredici viveva per intero sull’azione della fuga, nata nei primi km di gara, che riusciva a beffare il gruppo principale arrivando al traguardo. Il primo posto era conquistato da Oliveira, corridore del team italiano Lampre-Merida, che a 20 km dalla conclusione abbandonava i compagni di fuga per lanciare il suo personale attacco; la sua mirabolante azione non riusciva ad essere annullata dagli inseguitori, consentendogli di giungere sul traguardo con le braccia alzate ed in prima posizione; si aggiudicavano il secondo ed il termo posto Simon e Roche, mentre nei big si registrava una mini crisi di Quintana che usciva definitivamente di classifica, dove Aru primeggiava con 27″ su Rodriguez e 30″ su Domoulin.

La quattordicesima tappa era ancora marcata Italia, con i primi due posti della tappa conquistati da corridori italiani.

Il primo se lo aggiudicava De Marchi, il quale dopo aver corso tutta la tappa in fuga attaccava da solo nel finale e, grazie ad una progressione micidiale, arrivava da solo nella nebbia di Fuente del Chivo; il secondo posto andava a Salvatore Puccio, molto competitivo ma stanco nel finale, terza piazza per lo spagnolo Rojas.

Si giungeva dunque alla tappa di ieri, in cui Joaquim Rodriguez sfruttava l’ultima salita per attaccare Fabio Aru che, per 1″, manteneva la testa della lassifica generale, concludendo la tappa in quinta posizione. Il podio di tappa era formato dal vincitore Rodriguez, secondo Majka e terzo Moreno. Domoulin viveva una giornata di crisi e perdeva il terzo gradino provvisorio del podio in favore di Majka.

Oggi la corsa affronterà una tappa di dura montagna che potrebbe ulteriormente mutare la classifica generale e dopodomani, dopo un giorno di riposo, ci sarà la temuta cronometro di 40 km, che potrebbe stravolgere la classifica facendo rientrare in ballo ciclisti come Domoulin o far emergere gli ”out-sider”.

Classifica generale: 1-Aru 2-Rodriguez +1″ 3-Majka +1’24”

di Yuri Casciato

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