Si è concluso ieri sera il botta e risposta a distanza tra Saviano e il Ministro dell’Interno Maroni, quando quest’ultimo ha potuto replicare come ospite nella trasmissione, alle accuse lanciate dall’autore di Gomorra circa il legame al nord tra ‘ndrangheta ed esponenti della Lega. Solo un elenco di tre minuti per Maroni a fronte dei lunghi monologhi di Saviano, durante i quali, il ministro attenendosi al format del programma, ha riportato fatti concreti, senza mai scadere nella polemica. In successione Roberto Maroni ha enunciato i numerosi successi del governo nella lotta alla mafia, ottenuti grazie alla cattura di superlatitanti e all’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata. E il titolare del Viminale premettendo che l’esistenza della mafia a nord non è scoperta nuova; ma cosa risalente a 30 anni fa, nel suo elenco ha introdotto tale passaggio sostenendo: ”è stato affermato che la ‘ndrangheta al Nord interloquisce con la Lega: è un’affermazione ingiusta e offensiva per i tanti che come me contrastano da sempre ogni forma di illegalità”. Ha ringraziato poi più volte il grandissimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine, ed ha sottolineato in particolare le recenti operazioni fatte proprio in Lombardia contro la ‘ndrangheta: “Cerberus”, “Parco sud”, “Crimine”, “Infinito”, precisando altresì il coinvolgimento e l’arresto di esponenti di altri partiti politici; ma non della Lega. “Mi chiedo allora perché citare proprio e solo la Lega”, ha commentato. Nel congedare il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, la scivolata di Fazio che aggiunge “ nord c’è la Lega, sono i più forti, e la ‘ndrangheta cerca probabilmente di…”, lo dice come a voler sostenere una diversa interpretazione di quanto riportato da Saviano. “Cerca probabilmente di… è diverso da quello che è stato detto… ha prontamente ribadito Maroni. La percezione è stata diversa…Risposta a cui Fazio, non ha saputo replicare…
di Redazione
Foto: www.almcalabria.it
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