Tragedia in montagna, salgono a 6 gli escursionisti deceduti sul Gran Zebrù

img1024-700_dettaglio2_alto-adige-gran-zebruNuova tragedia della montagna. È salito a sei il numero degli escursionisti deceduti sul Gran Zebrù (3.859 m), nel gruppo dell’Ortles, a quota 3.500 metri, in Alto Adige. Lo comunicano gli uomini del soccorso alpino di Solda che hanno recuperato altri tre corpi che vanno ad aggiungersi alle salme delle due persone originarie della Provincia di Parma e a quella di Novara, trovate domenica mattina.

Le vittime sono state identificate. Sono Daniele Andorno, 45 anni di Novara, morto nel primo incidente insieme a Matteo Miari, 22 anni, nato a Feltre e residente a Parma, e Michele Calestani, 43 anni, di Parma. Nel secondo incidente hanno invece perso la vita due fratelli, Matthias e Jan Holzmann, 26 e 30 anni, residenti a Vipiteno e Racines, in Alto Adige. Riserbo sul nome del terzo in quanto i parenti non sono stati ancora informati.

Per quanto riguarda il primo incidente, i tre escursionisti erano partiti alle 4 dal rifugio Pizzinini per raggiungere la vetta del Gran Zebrù. Procedevano legati. Molto probabilmente sono stati traditi dal cedimento del ghiaccio. L’incidente si è verificato alle 8.30, a 350 metri dalla vetta. Gli escursionisti sono precipitati insieme per 500 metri. Sul posto è arrivato il soccorso alpino di Solda con l’elicottero. Le salme sono state recuperate e quindi trasportate nella camera mortuario a Solda, dove sono attesi i parenti. I Carabinieri stanno indagando per stabilire l’esatta dinamica di una delle peggiore tragedie di quest’estate in Alto Adige.

La vicenda fa tornare alla memoria la tragedia del 5 agosto 1997 quando sulla stessa montagna morirono sette persone. Quel giorno i primi a morire furono quattro escursionisti di Reggio Emilia e qualche ora dopo una guida alpina venostana e due turisti tedeschi.

Fonte: Il Sole 24 Ore

foto: Agi

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