Top & Flop del weekend calcistico

IMG_5747Weekend intenso e spettacolare nei maggiori campionati europei.

In Spagna continua il duello a distanza tra Real Madrid e Barcellona. I blaugrana di Luis Enrique nel posticipo di domenica hanno sofferto molto contro un buon Valencia passando in svantaggio ma alla fine sono riusciti a rispondere al Real vittorioso a Bilbao contro l’Athletic e riportarsi a 2 punti. Tuttavia la squadra di Zidane deve ancora recuperare una partita.

Nella nostra Serie A immutata la situazione di vertite con le 3 grandi vittoriose seppur con qualche affanno, in particolare la Roma in svantaggio all’Olimpico contro il Sassuolo e la Juventus che ha fatto infuriare Allegri per la gestione della squadra del vantaggio in tutto il secondo tempo.

In Ligue 1 sempre più appassionante la corsa per il titolo tra Monaco e PSG vittoriose entrambe e divise da 3 punti: peserà per entrambe la Champions? I parigini ora possono concentrarsi solo sul campionato mentre i monegaschi sono attesi da un quarto di finale contro il Borussia Dortmund che potrebbe distogliere energie (soprattutto mentali) alla banda terribile di ragazzini guidati da Jardim.

In Germania e Inghilterra, invece, il campionato con questa giornata sembra aver trovato i padroni definitivi: Bayern Monaco e Chelsea volano a +13 sulle più vicine inseguitrici, Lipsia e Tottenham mettendo una seria ipoteca sul titolo. E due allenatori italiani sugli scudi: complimenti ad Ancelotti e Conte per l’ottimo lavoro!

TOP
Minuto ’87, Cahill (foto) trova la rete del 2 a 1 del Chelsea contro un indomito Stoke alla caccia di punti e forte di calciatori di talento. Grande prova di maturità da parte degli uomini guidati da Antonio Conte che con questo risultato salgono a +13 dal Tottenham secondo.

Se ce ne fosse bisogno, ancor di più emerge la mano dell’allenatore italiano proprio in questa partita sofferta e vinta quasi all’ultimo respiro. Squadra schierata con il consueto 3-4-3; in assenza di Hazard Conte si affida all’estro di Willian, calciatore talentuoso ma discontinuo (chissà perché) prima di questa stagione. E già dai primi minuti della sfida appaiono chiari i concetti di gioco dei blues, ricerca ossessiva della riconquista e attacco degli spazi con veloci verticalizzazioni e movimenti senza palla dei due esterni, Alonso e Moses, dalla corsa continua che hanno sempre dato lo sbocco laterale ad ogni ripartenza.

Dove è riuscito Guardiola con il suo City è riuscito Conte. Anche l’ex tecnico del Barcellona ha più volte insistito sulla fase di pressing come vitale per il suo gioco ma al momento i suoi ragazzi non appaioni così monolitici come quelli di Conte. Emblematico il caso di Pedro impegnato sempre a sporcare linee di passaggio allo Stoke con maniacale applicazione e poi sempre fulmineo a ribaltare il gioco una volta avvenuta la riconquista del pallone. Chelsea sempre corto in campo e concentrato ma anche “cattivo” proprio come il suo allenatore.

E le esultanze a fine partita dei calciatori con Conte sono specchio dell’unità d’intenti tra squadra e tecnico. Solo un suicidio sportivo potrebbe far perdere ai blues la Premier League.

FLOP
Che succede Wenger? Questo l’interrogativo dei tifosi dell’Arsenal dopo aver assistito alla sconfitta della loro squadra sul campo del West Bronwich Albion con un secco 3 a 1, frutto anche di errori di valutazione e formazione del tecnico francese.

Arsenal con “el nino maravilla” Sanchez in campo, schierato con un 4-3-3 molto offensivo soprattutto per gli interni di centrocampo, Ramsey e Oxlade-Chamberlain, portati più alla costruzione del gioco piuttosto che alla rottura. Anche schierando gli stessi uomini con il 4-2-3-1 il risultato per i Gunners non cambiava sempre in balìa delle ripartenze del WBA e di amnesie sui calci piazzati.
Il dato del possesso palla è impietoso, il 77% per i Gunners che sono sempre stati una squadra veloce e abile nelle verticalizzazioni, in difficoltà contro difese schierate. E anche questa volta è stato così e Mustafi e Koscielny hanno dovuto affrontare spesso situazioni di inferiorità numerica a campo aperto.

E così dopo la clamorosa (per il risultato) eliminazione in Champions da parte del Bayern Monaco, la squadra di Wenger è alla quarta sconfitta su cinque partite di Premier League. E i tifosi hanno manifestato il loro disappunto con striscioni contro il tecnico alsaziano. Dopo oltre 20 anni vogliono cambiare pagina…

di Aldo Spinelli

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