Terzo stupro in 15 giorni nella capitale. Quali provvedimenti dovrebbe prendere Alemanno?

Terzo stupro in neanche 15 giorni a Roma, questa volta la vittima è una ventenne italiana, stuprata da tre uomini di origine somala nell’ex residenza dell’ambasciata somala in Italia, situata in via dei Villini. La ragazza, dopo aver subito la violenza, ha denunciato l’accaduto alla polizia che ha provveduto a portare in Questura i 70 somali che vivono, come rifugiati, nell’edificio. Tre di loro sono stati trattenuti e portati negli uffici della Squadra Mobile di Roma perché corrispondono all’identikit degli stupratori fornito dalla ragazza al momento della denuncia. Sabato mattina c’è stato un vertice in prefettura con il sindaco di Roma Alemanno e il prefetto Pecoraro; alla fine si è presa una decisione: “L’ambasciatore somalo deve riprendere in mano l’edificio di via dei Villini, altrimenti sarà murato. Per quanto riguarda i 70 somali occupanti devono essere espulsi” perché “facevano traffici illegali”. In realtà l’edificio era già stato sgomberato lo scorso 12 novembre, ma poi è stato rioccupato. Il deputato del Pd, Finocchiaro, dichiara che il sindaco Alemanno già da tempo sapeva delle condizioni degradanti in cui versava quell’edificio, eppure ha mancato nel prendere rimedi. Secondo te, quali sono i provvedimenti più giusti che il sindaco dovrebbe prendere? Lascia il tuo commento sulla nostra pagina Facebook.

di Redazione

Foto: latitudeslife.com

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