Roma, Riserva Naturale dell’Acquafredda: ancora una volta sotto attacco della speculazione edilizia

acquafredda1Roma- Da anni la riserva Naturale dell’Acquafredda, di proprietà dell’Apsa (società che gestisce il patrimonio del Vaticano), cerca di sopravvivere agli attacchi della più becera speculazione edilizia, portata avanti da chi vorrebbe cementificare in maniera indiscriminata ogni angolo di verde nella Capitale.  

Lotte ambientali, sociali e politiche sono state condotte dai cittadini, movimenti e partiti della sinistra e già lo scorso anno si era riusciti, in extremis, a bloccare il pacchetto di delibere pensato dalla giunta Alemanno, proprio per favorire gli speculatori.

A tal proposito ricordiamo in particolare, la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 257 del 5.9.2012 in attuazione della deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 62 del 4/5 agosto 2011, che prevedeva la stipula di un accordo per la cessione ad APSA di 210.000 mc di compensazione in cambio di 60 Ettari da lasciare a Parco.

Intanto la scorsa settimana, un noto urbanista romano, ha lanciato l’allarme in rete, sostenendo che si voglia riaprire la procedura. Purtroppo  e a seguito di accertamenti si è scoperto che i 60 ettari da destinare a Parco sono stati acquisiti al patrimonio comunale proprio durante la campagna elettorale di Alemanno dello scorso maggio 2013, in cambio dei 210.000 mc di compensazione edificatoria all’APSA.

L’ istanza di autotutela contro la deliberazione di Alemanno n.ro 62 del 2011 tuttavia non ha avuto sinora esito. Ecco cosa si legge nel comunicato stampa lanciato dalla Federazione della Sinistra:

“Tutto questo si traduce nella totale violazione delle norme sulle Compensazioni del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma, costituendo un grave precedente che potrebbe vanificare i vincoli posti dal Piano Regolatore e dando luogo a nuove colate di cemento a Roma”.

Chiediamo all’assessore all’urbanistica, Giovanni Caudo e alla giunta Marino di dare immediato seguito all’istanza di autotutela e conseguentemente annullare la delibera 62/2001 del Consiglio Comunale, in quanto manifestamente illegittima.”

 Su detta istanza di autotutela, le forze politiche chiedono in sostanza il riesame e l’annullamento della deliberazione n. 62 del Consiglio Comunale di Roma del 4/5 agosto 2011, recante “Accettazione della proposta di cessione di parte della Tenuta dell’Acquafredda (60 Ha circa) a fronte del riconoscimento, a favore dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (A.P.S.A.) e al Capitolo di San Pietro, della compensazione del diritto edificatorio per una S.U.L. residenziale di spettanza dell’Amministrazione Capitolina pari a 65,625 mq (mc 210,000). Modifica dell’art. 19 delle NTA”, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Roma dal giorno 9/8 al giorno 23/8/2011.

L’annullamento viene chiesto in quanto la delibera sarebbe illegittima e ingiusta.

Nel comunicato si legge altresì che “ in mancanza (di annullamento n.d.r) gli scriventi adotteranno ogni forma di tutela dei diritti propri e della cittadinanza, e adiranno l’Autorità Giudiziaria al fine di ottenere l’annullamento di tutti gli atti ulteriori connessi e consequenziali, ivi compreso il successivo provvedimento dell’Assemblea Capitolina di localizzazione del Programma Urbanistico di attuazione della compensazione riportata al punto a della Delibera.

di Simona Mazza

foto: romanatura.roma.it

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