Razzo su Tel Aviv Continua l’escalation di violenza

Dopo l’assassinio di uno dei comandanti di Hamas ieri durante un attacco aereo israeliano su Gaza tutto sembra ripiombare nel buio della guerra alla velocità della luce.

Gli israeliani non hanno fermato l’operazione aerea in corso continuando a gettare Bombe su Gaza, almeno 130 durante la notte, da ieri sono almeno 19 i morti, di cui 3 bambini, e 130 i feriti. La popolazione in allarme e con l’evidente idea che sia solo l’inizio dei combattimenti ha preso d’assalto le pompe di benzina e le panetterie.

Un portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, afferma: “se l’aggressione di Israele continua è chiaro che le brigate al Qassam e Hamas attaccheranno gli israeliani, i soldati e i politici. Una pioggia di razzi si riverserà su di loro”. La pioggia di razzi è iniziata da stamattina e dopo aver colpito un palazzo a Kiryat Malachi causando tre morti ha adesso allungato la sua portata finendo in mare nei pressi di Tel Aviv. In città è scattato l’allarme e nitidi nelle menti della popolazione sono tornati i ricordi delle bombe della Guerra del Golfo del 1991, le ultime a colpire Tel Aviv ad oggi. La Jihad islamica spiega che è stato “allargato la portata della battaglia per potere raggiungere Tel Aviv, e ciò che sta per succedere sarà ancora più grande”.

Anche in Israele l’idea è quella di uno scontro a lungo termine: sono stati richiamati alle armi 30mila riservisti .

Alcuni rinforzi egiziani sono partiti alla volta della frontiera con Israele, il presidente Mohamerd Morsi ha affermato: “Gli israeliani devono capire che l’aggressione contro Gaza è inaccettabile e che non potrà che portare all’instabilità nella regione” ed oggi ha in programma una visita a Gaza durante la quale Israele ha acconsentito a fermare la sua offensiva.

Gli Stati Uniti ribadiscono il diritto degli israeliani all’auto-difesa ed insieme al premier israeliano Benjamin Netanyhau invitano Hamas a cessare gli attacchi.

di Redazione

foto: qn.quotidiano.net

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