Profezia apocalittica o semplice deduzione logica?

Le profezie apocalittiche recentemente vanno parecchio di moda: a partire dai film apocalittici holliwoodiani per finire con predizioni che in un attimo fanno il giro del web e in breve tutti ne parlano (come per esempio il terremoto che avrebbe dovuto devastare Roma l’11 maggio appena passato). Ma se tutti quanti si fanno prendere da queste ridicole predizioni forse un motivo c’è, forse parecchie persone non sono così stupide, così cieche e così insensibili come si crede, forse in tanti colgono i molteplici e sempre più evidenti segni di un qualche cosa che non funziona più, di un sempre più probabile crollo, di un dirupo verso il quale ogni giorno ci avviciniamo sempre più. Forse questo è uno dei motivi per cui queste “profezie” fanno così presa sul grande pubblico: perché forse contengono un fondo di verità! Qualcuno mi darà del pazzo, del catastrofista, del pessimista, del menagramo, del solito personaggio che spara l’ennesima profezia apocalittica per cercare fama sul web. Nella realtà non credo di essere nulla di questo e non voglio “sparare” assolutamente nessuna profezia (anche perché non sono affatto un Profeta) indicando un termine o una data come va tanto di moda oggi! Ma non voglio nemmeno fare lo struzzo e far finta di non vedere questi segni, sempre più evidenti ma nonostante questa evidenza in pochi hanno il coraggio e la forza di parlarne! Oggi vorrei quindi semplicemente condividere con voi qualcuno dei più recenti segni e cercare di analizzarlo in maniera logica, con mente aperta e soprattutto indipendente, proprio come vuole essere questo sito: informazione indipendente! Avete visto ad esempio cosa è accaduto mercoledì sera ad Atene? Avete visto nelle ultime sedute la borsa ellenica che perdite ha avuto? Sapete il titolo di stato ellenico che interesse ha raggiunto oggi? E quelli irlandesi e portoghesi? Probabilmente molti di voi non lo sapranno, perché la maggiorparte dei quotidiani e dei telegiornali mettono in evidenza soprattutto altre notizie: i continui battibecchi tra i nostri politici (sai che novità), il caso Yara, il batterio killer, il caso Sara Scazzi, ecc. Anche queste notizie sono a mio giudizio segni evidenti, ma sembra che quasi nessuno cerchi di interpretarli come tali, di fare un’analisi logica ad esempio sul perché la politica sia diventata così oscena, dove si discute di bunga-bunga piuttosto che dei veri problemi del paese; o una analisi sul perché accadano sempre più violenze all’interno delle famiglie e magari una volta compresa la causa formulare proposte concrete su come migliorare il problema. Invece ciò che fa notizia è sapere l’ultimo insulto che quel politico ha urlato all’altro o l’ultimo flirt che ha avuto quel personaggio o sapere che hanno trovato un nuovo DNA sulla salma di Yara e sapere se è stata violentata da uno, duo o magari un branco (termine che va così di moda). E così anche in questo caso,  nessuno ha il coraggio di mettere in evidenza il fatto che questi sono tutti Segni di una tremenda decadenza politico-sociale-economica ma l’importante è solamente soddisfare la bramosia dei lettori soprattutto con particolari scabrosi e piccanti! Mi viene persino da pensare che ciò sia proprio voluto e desiderato, in modo da distrarre il popolino bue dall’enorme crisi nella quale ci troviamo sommersi fino al collo! E la crisi non è purtroppo solamente economica, l’economia è solamente uno degli aspetti di una ben più ampia crisi, sempre più palese. Torniamo al caso Grecia, torniamo ad analizzare l’aspetto economico, dove è più difficile riuscire a mascherare certe cose di fronte a numeri inequivocabili. Dopo avervi tenuto brevemente sulle spine vi rivelo le risposte alle domande che ho pocanzi formulato: mercoledì sera, al terzo giorno di sciopero generale, in piazza del parlamento decine di migliaia di persone (si parla di 100.000 persone) circondano il parlamento, la gente comincia ad essere stanca morta delle solite dichiarazioni insulse rilasciate dai politici e protestano! L’economia greca è in piena recessione, sempre più persone perdono il posto di lavoro e lo stato è obbligato ad attuare un piano di austerity, ovvero di ulteriore spremitura del cittadino per colmare i buchi, anzi oramai sono voragini, provocate da anni di politica inadeguata e scellerata. Un titolo di stato ellenico a 2 anni oggi paga un interesse di oltre 30%! Ma come fa un paese in totale recessione economica a riprendersi pagando interessi che a confronto uno strozzino appare un dilettante? E tutto questo si contagia a macchia d’olio agli altri stati europei in situazioni economiche non molto meno tragiche: ai famosi PIIGS (acronimo costituito dalle iniziali dei paesi “maiali”: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna). E così un’Irlanda arriva a pagare oltre 11% per i suoi titoli decennali e un Portogallo ben oltre il 10%.  Quante volte il politico o l’industriale di turno ci hanno detto che la crisi era finita, o che comunque la parte più dura era passata? Mi piacerebbe che ora questi personaggi avessero il coraggio di andare a ripeterlo in piazza ad Atene a quella gente! I dati parlano chiaro: la Grecia (e a ruota Irlanda e Portogallo e poi distanziati di poco Spagna e Italia) è uno zombie che cammina è fallita ma viene mantenuta in “vita” a tutti i costi con iniezioni che nel breve la tengono in piedi, che fanno guadagnare un po’ di tempo, ma che nella realtà non fanno altro che affossarla ulteriormente! Concludendo, io non voglio proprio fare il profeta, non vi dico domani, tra un mese, o tra un anno accadrà questo o quest’altro. Quello che invece posso dire è qualche cosa che non troverete scritto sui classici quotidiani o sui telegiornali, qui infatti sul sito inlibertà non dobbiamo rendere conto a nessuna lobby. Posso permettermi quindi di affermare liberamente che siamo nel mezzo di una enorme crisi (e che purtroppo non riguarda solo l’ambito economico), non è affatto vero che ne siamo usciti o che la parte più dura è passata, perché fino ad ora non si è fatto altro che tamponare spostando in là il problema e più lo si sposta più diventa grave il problema! Osserviamo quindi con molta attenzione quello che accade oggi e che accadrà nel breve in Grecia, perché il rischio di contagio agli altri PIIGS se non è una certezza ha comunque una probabilità elevatissima di realizzarsi! Sono veramente stanco di sentirmi dire che tutto andrà bene, che tutto si risolverà facilmente e brevemente, sono tremende menzogne queste! I dati, i numeri, non tradiscono, parlano chiaro, dicono l’esatto opposto, ci fanno capire in modo chiaro ed inequivocabile che davanti a noi quasi si prospettano tempi molto difficili, molto pesanti, molto bui!

di Manuel Macchi

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