Processo breve: le critiche dell’opposizione, ma la maggioranza resta intatta

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Ieri, alla camera, si è avuto un acceso dibattito a proposito del ddl sul processo breve. Secondo l’opposizione, il processo breve sarebbe stato ideato dalla maggioranza per favorire Berlusconi ed evitare che venga processato. Angelino Alfano ha risposto alle critiche che insinuano che la legge sia una specie di amnistia sugli episodi gravi; in realtà la prescrizione breve “incide in termini molto tenui solo sul versante degli incensurati”, ha spiegato Alfano. Il partito di centro, Iniziativa Responsabile, ha comunicato che il gruppo sarà unanime nell’approvare il ddl. Dall’opposizione, però, arrivano le repliche e le accuse ai danni del Governo che avrebbe voluto fare l’ennesima legge ad personam, in onore del presidente del Consiglio. Il Pd ha voluto aprire gli occhi al Parlamento dimostrando che Alfano “ha ammesso pubblicamente l’incidenza delle norme sulla prescrizione breve”. Critiche a fiumi anche dal leader di Idv: “Tante migliaia di processi non arriveranno alla sentenza e tutto questo per salvare Berlusconi dal processo Mills”. Roberto Giachetti, del Pd, ha chiesto alla Camera il rinvio in commissione del testo; ma per 11 voti in più, la Camera ha rifiutato la proposta. I Ministri dell’opposizione, poi, hanno iniziato a leggere i vari articoli della Costituzione che, a detta loro, sarebbe stata infranta con questa proposta di legge. Per questa sera, verso le ore 20, è atteso il voto finale sul provvedimento.

di Redazione

Foto: blitzquotidiano.it

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