Politiche ambientali, incontro con Sabrina Alfonsi, assessore di Roma Capitale

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Politiche ambientali. L’assessore Sabrina Alfonsi, responsabile del verde pubblico, delle risorse agricole e dei rapporti con l’AMA ci ha concesso un incontro nella sede del suo assessorato. Ha subito definito la sua azione con lo slogan “la politica dei fatti”. Alfonsi sa perfettamente che, se si trascura la comunicazione, il ritorno “politico” in termini elettorali è praticamente assente. Ciò nonostante, la sua coscienza di amministratrice gli impone lo stesso di dare la priorità ai fatti. Le “parole”, eventualmente, verranno dopo.

Detto ciò, ha aperto l’incontro descrivendo le politiche ambientali dell’amministrazione Gualtieri in termini economici, con le aride cifre. Con una precisazione. In ossequio alla “politica del fare” ritiene più importante evidenziare quanto sia stato speso in favore dei cittadini. Non quanto sia stato teoricamente stanziato in bilancio.

Politiche ambientali, quanto si è speso per i cittadini

Ora, ad inizio mandato, la Giunta Gualtieri aveva avuto in eredità per gli ultimi due mesi del 2020 il Bilancio dell’amministrazione Raggi. Per le politiche ambientali comunali, a fronte di uno stanziamento di circa 3 mld Euro, non era stata sostanzialmente effettuata alcuna spesa. In quei due mesi la nuova Giunta riuscì a spendere oltre 2,6 mld.

Nel 2021 lo stanziamento è cresciuto sino a 18,58 mld, di cui il 50% spesi. Ha poi toccato i 33,93 mld nel 2022, con un livello di spesa che ha raggiunto il 93%. Per quest’anno, a fronte di uno stanziamento più o meno pari a quello dell’anno precedente, la Giunta potrà vantarsi di averne speso il 100%. Alfonsi è poi passata a descrivere i contenuti delle politiche perseguite, iniziando dalla gestione dell’AMA.

Politiche ambientali, prioritario chiudere il ‘ciclo dei rifiuti’

Il problema della collocazione dei rifiuti, sul quale si era attorcigliata l’amministrazione Raggi, è stato risolto. In primis, dicendo no ad ulteriori discariche. Poi, esprimendo finalmente la scelta per la realizzazione di un grande termovalorizzatore, come dispongono tutte le grandi città europee e non. Sono state inoltre acquistate sei aree ove sorgeranno altrettanti impianti per il trattamento differenziato dei rifiuti. Le conferenze di servizi per la loro realizzazione sono state chiuse.

L’assessore si è dichiarata particolarmente fiera di aver predisposto e compiuto i primi passi per un piano di riciclo dei rifiuti in città. L’Ama gestirà infatti alcuni dei sette impianti citati e produrrà metano e concimi organici. Il metano verrà poi utilizzato dai mezzi Ama con un considerevole risparmio di carburante. Parte dei concimi organici, invece, sarà utilizzato nei parchi e nelle ville comunali.

Verde pubblico, ville storiche e politiche agricole

Per quanto riguarda la manutenzione del verde, l’assessore ha fatto presente che le potature sono passate dai 6000 interventi effettuati nel 2020 ai 70.200 del 2022. All’obiezione che tali interventi abbiano comportato ben 7000 abbattimenti, Alfonsi fa presente che la quasi totalità delle alberature comunali ha più di 70 anni. Si è detta spiaciuta dell’assordante silenzio della stampa sul fatto che in questi due anni ci siano stati pochissimi schianti e cadute di piante.

Sono state realizzate 80 aree ludiche e 25 aree fitness nelle ville storiche. Grazie ai finanziamenti del PNNR si è proceduto alla piantumazione di ben 136.000 piantine in un’area di 331 ettari. Infine, si è proceduto al decentramento delle funzioni di manutenzione del verde ai municipi. A tal fine l’assessorato ha iniziato a stipulare dei “patti di collaborazione” con le strutture municipali.

Roma è il comune europeo con il più esteso territorio agricolo. Sollecitata da Gianfranco Piccioni di “Visione Roma“, l’associazione che ha promosso l’incontro, Alfonsi ha rivendicato la pubblicazione del bando per l’assegnazione di terreni agricoli di proprietà comunale. È stata individuata una prima tranche di 90 ettari insistenti in 4 aree da assegnare ad aziende preferibilmente under 40.

Che ne sarà del ‘Servizio giardini’?

Il sottoscritto ha fatto presente che negli anni ’90 il comune aveva in pianta organica circa 1500 operatori del verde. Progressivamente il loro numero è sceso a poco più di 200, avendo l’amministrazione scelto di “esternalizzare” la quasi totalità dei servizi. Eppure il giardiniere comunale era importante soprattutto per la “memoria storica” dello stato delle alberature e per il rapporto diretto con il cittadino. Rappresentava un po’ il “giardiniere di quartiere”, svolgendo anche funzioni di “portavoce” e di “comunicatore” del comune verso i cittadini.

L’assessore ha risposto di essere consapevole di tale esigenza ma la sua competenza sul personale del servizio è solo indiretta. Si è detta favorevole ad incrementare soprattutto il numero dei “quadri”, indispensabili per coordinare il lavoro degli esterni. Soprattutto ora che la gestione del verde è stata decentrata ai municipi. In ogni caso il Servizio giardini, secondo l’assessore, riveste sempre una grande importanza nei ruoli comunali. Tanto che in occasione del centenario (2025) della sua apertura sarà allestita una grande manifestazione.

Richiesta infine sul voto che ritiene darsi, l’assessore ha premesso di essere caratterialmente severa con sé stessa. Ritiene tuttavia che il Sindaco meriti un voto alto e, di conseguenza tale valutazione possa essere attribuita, a cascata, anche a tutti gli assessori della Giunta. Per questo pensa che anche lei possa essersi guadagnata un voto più che sufficiente.

Foto di Dolcevia da Pixabay

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