“L’uomo dei terremoti” impensierisce i romani

Nonostante sia morto stà terrorizzando tutta la capitale italiana e non solo: Raffaele Bendandi è, o meglio era, un ricercatore autodidatta nato il 17 ottobre del 1893, che nel 1920 formulò da solo una teoria sismo genica. Egli riteneva, infatti, di sapere cosa producessero i terremoti e di essere addirittura in grado di prevederli. La Teoria è concettualmente molto semplice e parte da un presupposto fondato: se l’attrazione della Luna è in grado di influenzare le maree e alcuni spostamenti sulla Terra, molto di più può fare l’attrazione esercitata dal Sole, insieme alla posizione particolare di alcuni pianeti. Questa attrazione sarebbe in grado, secondo Bendandi, di spostare le masse semiliquide che si trovano nelle profondità della Terra. Bendandi morì negli anni ’70 e se da un lato i suoi studi non sono riconosciuti scientificamente, molti scienziati lo hanno elogiato perché è riuscito a prevedere con precisione la data dei terremoti, meno precisa la collocazione perché indicava un’area troppo vasta per considerare attendibili le sue predizioni. La prossima scossa, secondo i suoi studi, è attesa a Roma e nelle aree limitrofe il prossimo 11 maggio; addirittura un’altra ancora più apocalittica tra il 5 ed il 6 aprile 2012, quest’ultima, sempre secondo Bendandi, dovrebbe colpire varie e vaste aree del nostro pianeta.

di Redazione

Foto: elisabistocchi.org

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