La Lav presenta esposto contro il film “L’arbitro”

scena_filmIl film di Paolo Zucca, interpretato da Stefano Accorsi, al centro delle polemiche per l’utilizzo di animali brutalmente uccisi.

La Lega Anti Vivisezione ha presentato un esposto in procura contro il film “L’arbitro” dove la Sardegna viene raccontata anche tramite gli animali brutalmente uccisi.
L’Istituto Etnografico della Sardegna, che ha prodotto il film, non ha risposto alle richieste della Lav circa la provenienza degli animali utilizzati nel film, uscito lo scorso 12 settembre nelle sale di tutta Italia e distribuito dalla Lucky Red.

“’La violenza sugli animali esiste e rappresentarla non e’ uno scandalo ma e’ un reato commissionarla ed eseguirla per un film” è quanto detto da Gianluca Felicetti, presidente della Lav.

Nel film, sono molte le scene dove compaiono animali morti in maniera cruenta, come una pecora crocifissa, un agnello decapitato, cani impiccati. L’associazione sottolinea che se la loro uccisione fosse stata commissionata per il film sarebbe stato violato l’articolo 544 bis del codice penale che prevede la reclusione da quattro mesi a due anni oltre che una multa fino a 15mila euro per chi ha promosso ed organizzato il film.

Non può essere ammesso questo ennesimo abuso degli animali che già troppo spesso sono vittime di maltrattamenti, pertanto le case cinematografiche non dovrebbero permettere e commissionare violenza e la speranza è che sposino “un Codice preventivo di comportamento controllato da parti indipendenti che eviterebbe usi e abusi degli animali’’ come la stessa Lav suggerisce.

di Giulia Labarbuta

foto: artribune.com

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