La Commissione europea sostiene i Paesi dell’UE e i tentativi internazionali di ostacolare la diffusione del COVID-19

E’ stato annunciato dalla Commissione un nuovo pacchetto di aiuti dell’Unione Europea del valore complessivo di 232 milioni di euro. Serviranno ad aumentare a livello globale la preparazione professionale degli addetti al settore, la prevenzione ed il contenimento del virus. “Con l’aumentare dei casi di contagio – ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – la salute pubblica è la massima priorità. La comunità internazionale deve lavorare insieme per migliorare la preparazione ovunque nel mondo. L’Europa vuole avere un ruolo di primo piano”.

“Con oltre 2 600 vittime accertate – ha dichiarato Janez Lenarčič, Commissario responsabile per la Gestione delle crisi e coordinatore della risposta alle emergenze dell’UE – non c’è altra scelta se non prepararsi a tutti i livelli. Il nostro nuovo pacchetto di aiuti sosterrà l’Organizzazione mondiale della sanità e garantirà finanziamenti mirati per fare in modo che i paesi con sistemi sanitari più deboli non siano lasciati indietro. Il nostro obiettivo è contenere l’epidemia a livello globale”.

Dopo gli sviluppi in Italia, la Commissione ha aumentato il supporto agli Stati membri dell’UE intervenendo sulle misure da adottare sugli interventi di risposta. “Vista la situazione in rapida evoluzione, siamo pronti ad aumentare l’assistenza – ha dichiarato Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare – In quest’ottica, una missione congiunta di esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e
dell’Organizzazione mondiale della sanità si recherà in Italia questa settimana per fornire sostegno alle autorità italiane.”

Il pacchetto di aiuti dell’Unione Europea servirà per scoprire e diagnosticare la malattia, bloccare l’espansione del virus e fornire adeguato sostegno ai cittadini colpiti.

Questa la suddivisione dei nuovi finanziamenti del valore di 232 milioni di euro: -114 milioni saranno assegnati all’Organizzazione mondiale della sanità, con particolare attenzione al piano di risposta a livello mondiale, per sostenere quei paesi che hanno sistemi sanitari limitati. -15 milioni andranno all’Africa, per un efficace sostegno al controllo epidemiologico e alla velocizzazione delle diagnosi. -100 milioni per prevenzione e contenimento, di cui 10 milioni per ricerca, diagnostica, terapeutica e
attività clinica, fino a 90 milioni per partenariato pubblico-privato con industria farmaceutica. -3 milioni alla protezione civile dell’Unione Europea per il rimpatrio dei cittadini dell’Unione.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) monitora l’epidemia con attività di ricerca di informazioni ed effettua valutazioni dei rischi allo scopo di orientare gli Stati membri dell’UE e la Commissione europea nelle loro attività di risposta.

L’UE finanzia i progetti di ricerca in corso che hanno modificato la loro azione per occuparsi dell’epidemia COVID-19. Il progetto PREPARE – che si interessa della preparazione alla ricerca dei siti di trattamento clinico – assicura che in Europa siano utilizzati protocolli di ricerca armonizzati con
la sua rete di 3 000 ospedali e 900 laboratori in 42 paesi.

Lo European Virus Archive – GLOBAL (EVAg) ha messo a disposizione di 79 paesi in tutto il mondopiù di mille kit per la diagnosi del nuovo corona virus.

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