Karma: come bruciare i venti negativi

Karma

Tutti noi abbiamo sentito parlare del karma. In pochi sanno tuttavia cosa sia davvero, se e come ci si può liberare del karma negativo e perché in fondo, anche quando riteniamo di essere vittime del “bad karma” in realtà la cosa non è affatto negativa

Karma: di cosa parliamo 

Karma! che strana parola. Cosa significa realmente? Bella domanda! Ognuno di noi ha una sua risposta ma spesso la confusione regna sovrana.

Iniziamo col precisare che noi tutti siamo influenzati  da una serie di energie e informazioni che sono entrate dentro di noi nel corso della vita e delle esperienze maturate. 

E’ come se avessimo un software interno in grado di immagazzinare tutte le informazioni ricevute dal momento della nascita fin poi e che fanno di noi quello che siamo. Fin qui tutto semplice.

Il karma, detto anche corpo karmico o causale è tutto questo. Cioè è l’insieme di tutte quelle informazioni ed emozioni vissute che ci hanno segnato in qualche modo: il tipo di contesto familiare, l’educazione ricevuta, le influenze religiose, culturali, politiche, lavorative, e via discorrendo.

Le prime due dimensioni del karma

Fatta questa premessa, occorre specificare che queste informazioni agiscono su molti livelli diversi. 

Dunque si parla di quattro dimensioni del karma. Iniziamo dalle prime due, quelle del destino sulle quali non possiamo esercitare alcun controllo.

1) Sanchita karma. 

E’ a livello macro, una sorta di magazzino universale che risale alla creazione e che accomuna tutti gli esserli animati e non animati.

2) Prarabdha Karma

Il Prarabdha karma, detto anche “karma di rientro”,  è la quantità di informazioni assegnate dalla Natura a ciascuno di noi per gestire la nostra vita attuale.

Ma spieghiamo meglio il concetto. 

E’ in pratica la condizione karmica vissuta nel presente, la somma degli effetti delle azioni compiute nelle vite passate, che stabiliscono il nostro destino attuale, determinando alcune caratteristiche quali: aspetto fisico, tratti caratteriali, virtù e difetti. 

Le dimensioni della volontà 

I due tipi di karma che dipendono dal nostro libero arbitrio sono:

1)  Kriyamana Karma –le scelte che operiamo, le azioni che adottiamo per cambiare le situazioni contingenti della nostra vita.

2)  Agama Karma – la nostra volontà nel pianificare e e agire concretamente per cambiare la nostra vita nel futuro.

Insomma se non attivassimo il libero arbitrio del Karma Kriyamana e Agama la nostra vita verrebbe interamente condizionata dal destino.

Facciamo chiarezza

Se cadiamo dalla moto e riportiamo un’escoriazione è colpa del nostro Prarabdha – assegnatoci per questa vita dal Sanchita.

Diversamente, se assumiamo un antidolorifico e curiamo le ferite della caduta, attiviamo il nostro Kriyamana (l’azione rispetto a una situazione). 

Decidere di indossare una tuta protettiva la prossima volta che andiamo in moto è il nostro Agama, cioè la ricerca di una soluzione efficace per il futuro.

Ci si può liberare dai venti karmici negativi?

Fatta questa premessa, appare evidente che la nostra vita è determinata da un destino ineluttabile ma anche dalle nostre azioni correttive.

Se ci abbandoniamo alla volontà suprema, in maniera passiva, non potremo mai liberarci dal bad karma. 

Se invece aspiriamo alla liberazione, non ci resta che passare all’azione.

In che modo? 

Anche in questo caso facciamo un esempio

Mettiamo che siamo abituati a svegliarci tutte le mattine alle 8: 30 e che come prima cosa abbiamo bisogno di sorseggiare la nostra solita tazza di caffè. 

E’ il karma del nostro corpo a chiedercelo.

Per spezzarlo potremmo decide di alzarci alle 5:00 e fare una doccia. 

Stiamo facendo consapevolmente qualcosa (che non ci piace). Ma non finisce qui. Ci sono delle azioni precise da mettere in campo.

Karma significa azione! 

E’ la nostra azione a determinarlo ed è nostra responsabilità modificarlo, attraverso i nostri pensieri, le nostre azioni e reazioni e via discorrendo. 

Quindi se ad esempio siamo spesso vittime di incidenti, siamo noi ad invitarli attraverso le nostre azioni e i nostri pensieri.

Se sentiamo che all’improvviso ci piomba addosso ogni sorta di “sfiga”, non ci resta che fare un passo indietro e risolvere le cose che non funzionano dentro il nostro spazio interiore “consacrato”: gli attaccamenti, l’ignoranza, le paure in maniera consapevole

Questo è l’unico modo per interrompere il processo karmico.

Il bad karma è davvero una cosa negativa?

Abbiamo detto che non necessariamente il bad karma è qualcosa di negativo. 

Cosa vuol dire?

Per chi crede nella reincarnazione, questo potrebbe significare che abbiamo accumulato un karma pessimo per via delle nostre azioni passate. Agendo consapevolmente, anche se la cattiva sorte non piace a nessuno, non stiamo facendo altro che bruciare i suoi effetti nella vita presente e questa volontà avrà una ripercussione positiva non solo in questa stessa vita ma anche in quella futura. 

Foto di Elias da Pixabay

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