Intervista con l’autrice Laura Gay

Laura GayÈ autrice di romance e romanzi erotici e curatrice della collana “Senza sfumature” di Delos Digital.

Vive a Genova con il marito e un cagnolino di nome Lenny. Ama i libri, la musica e gli animali, e scrive da quando è piccola perché solo attraverso la scrittura riesce a esprimere se stessa e a volare con la fantasia. Ha pubblicato numerosi racconti e romanzi di successo e si è qualificata tra le finaliste nelle rassegne “Rosso fuoco” e “Senza fiato” su LMBR.

Attualmente collabora con il blog La mia biblioteca romantica e gestisce una rubrica di consigli di scrittura creativa sul blog di Insaziabili Letture.

mille notti di te e di meIl suo ultimo romanzo erotico Mille notti di te e di me è stato pubblicato dalla casa editrice Newton Compton e sabato 11 marzo incontrerà le lettrici nella libreria Mondadori di Sestri Ponente, a Genova.

Ti senti più a tuo agio nel genere romance o erotico?

Difficile dirlo. Da sempre ho il cuore di una romanticona, ma negli ultimi anni ho iniziato ad apprezzare le storie un po’ più piccanti. Secondo me l’ideale è un connubio tra le due cose. D’altra parte, amore e sesso sono inevitabilmente collegati.

È molto difficile scrivere in materia di erotismo: le immagini e le parole che stimolano la fantasia non sono le stesse per tutti, anzi è una questione di inclinazioni personali, di gusto. Il tuo erotismo è elegante e mai volgare, fatto di atmosfere calde e intense. Raccontaci come costruisci una scena erotica.

Di solito cerco di immedesimarmi nei personaggi e nel loro vissuto. Vivo la scena attraverso le loro sensazioni e, poiché come tu stessa dici, è tutta una questione personale, di gusto, cerco di costruire il momento perfetto per loro. Senza l’immedesimazione scrivere non sarebbe possibile. È una parte imprescindibile di questo mestiere.

Atmosfere e romanzi storici. Parigi dell’800 per Edmond e Charlotte, le scelte dell’amore, la rivoluzione francese di La rosa di Parigi o la Roma dei Borgia per Prigioniera del tempo. Molti dettagli da studiare: scenografie, costumi e linguaggio. Come scegli il periodo storico e l’ambientazione e come ti documenti?

Il periodo storico e l’ambientazione li scelgo in base all’ispirazione del momento e tenendo conto della trama che intendo sviluppare. Poi in gioco ci sono anche i miei gusti personali. La rosa di Parigi, per esempio, è nato perché sono sempre stata affascinata dalla Rivoluzione francese e desideravo ambientare un romanzo in quel periodo di grossi cambiamenti. Mentre nel caso di Edmond e Charlotte, le scelte dell’amore è stato un percorso obbligato: essendo il sequel del precedente romanzo, con un salto generazionale, il periodo storico doveva essere per forza quello.

Per quanto riguarda la documentazione di solito faccio ricerche accurate in internet (il web al giorno d’oggi è una fonte inesauribile di informazioni) e se non sono sufficienti, approfondisco su testi specifici: biografie, saggi storici, ecc.

Quando immagini un personaggio, te lo raffiguri come una persona reale, un amico, un collega, un attore o lo costruisci nella tua mente?

Non prendo mai spunto da persone che conosco. Sarebbe imbarazzante. Ho anche provato a costruire un personaggio immaginando un attore famoso o un modello, visto che sembra andare tanto di moda, ma poi quando scrivo finisco per vederlo diversamente. È come se il personaggio venisse fuori direttamente dalla mia fantasia, acquisendo una fisionomia propria. Quindi, quando creo banner o teaser utilizzando un’immagine specifica, è più per motivi pubblicitari o per gioco. I modelli scelti somigliano solo in parte a quello che la mia mente ha creato.

Fra gli uomini dei tuoi libri, quale è quello che sarebbe in grado di conquistare Laura al primo sguardo? Perché?

Forse Brian, il protagonista del mio ultimo romanzo. Perché? Be’, leggete il libro e lo capirete. È uno strafigo. 😉

Mille notti di te e di me è il tuo ultimo lavoro, lo definisci un romanzo per tutte le lettrici romantiche che hanno sognato con Pretty Woman. Ti sei ispirata al film?

Assolutamente no. E a dire il vero non è una mia definizione. Tutto è nato perché una blogger, recensendo la versione uscita come self, scrisse una frase del genere; e la casa editrice, suppongo per motivi pubblicitari, decise di adottare lo stesso slogan per il lancio del romanzo. In realtà si tratta di una storia completamente differente. In Pretty Woman la protagonista era effettivamente una prostituta, una che vendeva il proprio corpo per denaro. Eva è diversa anni luce da lei. E se il personaggio di Brian ha ricordato a qualcuno Edward, è solo perché si tratta di un magnate che pensa di comprare l’amore coi soldi. Ma quanti eroi del romance sono stati creati su queste basi? Bastasse solo questo a creare paragoni! Credo che molti si siano lasciati influenzare da quella frase e a ruota libera abbiano cominciato a diffondere la voce che le due storie si somigliano. Non vedo proprio in che modo. Personalmente lo vedrei molto più vicino al filone di Cinquanta Sfumature che a quello di Pretty Woman.

Ripeto la frase di Laura: leggete il libro e lo capirete!

Le collane per cui scrivi vengono definite “femminili”: hai riscontri di qualche lettore uomo? Che ne pensano…

Ebbene sì. Ho scoperto che anche qualche lettore uomo legge le mie storie e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Forse non è vero quel che si dice dei romanzi d’amore, e cioè che sono appannaggio prettamente femminile. Specie se il lato romantico si fonde con quello dell’erotismo.

Laura, tu sei anche la curatrice di una collana di racconti erotico-romance  di Delos Digital, pubblicati esclusivamente in digitale, di cui abbiamo già parlato nel nostro giornale e che sta avendo molto successo. Come è nata la tua esperienza di editor?

La collana “Senza sfumature” era precedentemente seguita da Simona Liubicich che, per motivi personali, ha dovuto lasciare l’incarico. Quindi, Franco Forte decise di contattarmi proponendomi di diventare la nuova curatrice. All’inizio, lo ammetto, ero terrorizzata. Mi chiedevo se sarei stata in grado di sostituire degnamente la persona che mi aveva preceduto, qualcuno che ammiro molto e che ha fatto un ottimo lavoro. Poi però è andato tutto bene. Seguire gli autori, consigliandoli e aiutandoli a crescere è qualcosa che mi fa stare bene. Purtroppo, al giorno d’oggi, tanti validi scrittori preferiscono affidarsi al self-publishing, piuttosto che a una casa editrice, motivo per cui in redazione arrivano pochi manoscritti. A questo proposito desidero chiarire che Delos Digital non impone ai suoi autori l’esclusiva o il diritto di opzione sulle opere future. Quindi perché non scegliere di essere “ibridi”? A me l’esperienza con questa casa editrice ha aiutato molto. Ci sono lettori che non si fidano dell’autore self e chiedono la garanzia di un editore serio. Pubblicare con Delos mi ha permesso di arrivare anche a quel target di lettori. Quindi, perché non provare?

In Italia ci dicono che ci sono molte persone che scrivono e poche che leggono. Un consiglio alle scrittrici esordienti.

Il consiglio numero uno è quello di leggere. Leggere tanto e di tutto. E poi suggerisco di approfondire la tecnica. Tanti credono che basti sedersi davanti a una tastiera per scrivere un libro. Niente di più sbagliato. Senza la giusta preparazione non sarete mai scrittori, ma semplici scribacchini. La stessa differenza che corre tra un medico con laurea e specializzazione e uno studente in medicina. Voi vi fareste curare da uno studente? No? Be’, io non riuscirei a leggere un romanzo in cui salta all’occhio che l’autore non ha la giusta padronanza della lingua italiana e della tecnica.

Ora qualche domanda stile Le Jene:

Ultimo libro letto

Wedding Girl di Raffaella V. Poggi

Ultimo film visto

Contano anche i film visti in televisione? Al cinema sono secoli che non vado. Comunque l’ultimo film è “The Net. Intrappolata nella rete”. Si tratta di un film del 1995. Molto carino.

La tua vacanza ideale

Un viaggio attorno al mondo. Ci sono ancora parecchi luoghi che vorrei visitare.

La tua ultima vacanza

Saint-Gervais, l’estate scorsa.

Le 3 cose che guardi in un uomo

Simpatia, sorriso, sex-appeal

Le 3 cose che non sopporti in un uomo

Egoismo, arroganza, attaccamento morboso alla propria madre

Bella questa Laura: noi donne italiane siamo spesso ossessionate dalle suocere!

Biondo o moro?

Moro

Slip o boxer?

Boxer

La cosa più folle che hai fatto con un uomo

Uscire di casa con l’intenzione di andare al mare e poi prendere il treno sbagliato e trovarsi da tutt’altra parte.

La cosa più folle che hai fatto in generale (fra quelle che si possono raccontare)

Andare a un appuntamento al buio

Speriamo l’appuntamento sia stato piacevole come per noi è piacevole leggere i tuoi romanzi.

Ricordiamo che se volete incontrare Laura Gay e farvi firmare una copia del suo ultimo romanzo Mille notti di te e di me, la trovate il prossimo sabato 11 marzo al Mondadori Bookstore di Sestri Ponente (Via Sestri, 46-Genova) con orario 15:30-19:00.

Grazie Laura della disponibilità

di Patrizia Calamia

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