Il punto zero. Come attivarlo e “ricablarci” mentalmente

ghiandolapinealeLe filosofie basate sulla meditazione parlano spesso del cosiddetto “punto zero”, in grado di portarci ad un livello di coscienza superiore e farci radicalmente cambiare prospettive di vita.

Il punto zero è collocato in un punto fisico ben preciso e nasconde segreti inimmaginabili che tratteremo in questa serie.

LA GHIANDOLA PINEALE

Cominciamo parlando dell’attore protagonista di questi cambiamenti, ovvero la ghiandola pineale, nota come epifisi e sede del potuto zero. Si tratta di una ghiandola a forma di pigna, pesante circa 150 mg, che produce un ormone fondamentale per la vita: la melatonina. La melatonina regola l’intero ritmo circadiano di sonno-veglia ed è secreto solo di notte.

Questa ghiandola è stata sottovalutata dalla moderna neurologia, ma era conosciuta fin dall’antichità perché svolgeva il ruolo di “terzo occhio”.

Troviamo riferimenti della ghiandola nell’iconografia di diverse religioni, anche all’interno della Città del Vaticano, in Piazza della Pigna, nel Terzo occhio di Budda, nella piramide di Giza, sullo scettro del dio egiziano Osiris, in cima a due serpenti incrociati che simboleggiano il Dna (che cercano di raggiungere la ghiandola attraverso la spina dorsale) e nei simboli massonici.

In particolare, essa riveste un ruolo fondamentale nel linguaggio esoterico, nella meditazione e nello studio dei chakra, per farci attivare il punto zero.

Alla base della meditazione c’è infatti il risveglio della ghiandola pineale, che in età matura tende a calcificare a causa dell’alimentazione ricca di zuccheri e cibi raffinati e ci porta alla obnubilazione delle coscienze.

Cos’è dunque il punto zero?

IL PUNTO ZERO NELLO SPAZIO

Nello spazio, il cosiddetto “ punto zero” o libera energia,  è un punto di bilanciamento di tutte le polarità presenti.

Questo concetto fu espresso dallo scienziato Nikola Tesla, secondo il quale l’apparente vuoto dello spazio è riempito in realtà “di energia potenziale che conterrebbe una quantità d’energia superiore a quella contenuta nel nostro sole”.

Tutte queste energie si annullano come due onde di senso contrario messe in presenza una dell’altra, ma esiste un modo per eliminare le interferenze, creando delle zone di coerenza. L’energia si raccoglie attraverso la polarizzazione locale di questo spazio energetico al livello del suo punto zero, cioè al punto di bilanciamento di tutte le polarità presenti. Il sistema sfrutta l’elettromagnetismo e grazie ad esso è possibile recuperare più energia di quella che si consuma senza usare combustibili, ma pompando l’energia disponibile ovunque in modo permanente.

IL PUNTO ZERO NEGLI UOMINI

Lo stesso fenomeno accade, seppur in maniera diversa, anche negli uomini. La naturopata, studiosa del Dna Kishori Aird, esperta in “intuitiva medica” ha scoperto che anche gli essere umani possiedono il punto zero.

Esso è una sorta di esperienza magnetica nella quale scegliamo di accogliere simultaneamente gli aspetti negativi e positivi delle nostre esperienze.

Il punto zero si trova all’interno del nostro essere spirituale, “al punto di riunione e d’equilibrio tra le forze contrarie derivate dalla dualità che si affrontano all’interno di ogni essere umano”. Rappresenta pertanto l’equilibrio dualistico fra bene e male, forze positive e forze negative.

Per tali  motivi  è sempre in  movimento, multidimensionale. Questa nuova forma di pensiero genera una grande libertà ed una sensazione profonda d’amore ed è su questo che si basa la dinamica dell’albero della vita della Kabbala e per estensione, della Merkaba.

 CARATTERISTICHE DEL PUNTO ZERO

Il punto zero si può identificare come due polarità fluide in movimento, quasi fossero due fiamme gemelle che comunicano tra esse e si equilibrano senza che nessuno prevalga. Per recuperarlo occorre rivolgersi alle tecniche del “tai chi” e lasciarsi assorbire dalla danza di queste fiamme gemelle, che si muovono con il movimento delle mani mentre prendono il controllo della polarità.

COME RECUPERARLO E SFRUTTARLO

Nel corso della nostra vita, ognuno di noi ha accumulato delle dosi massicce di rabbia verso persone o fatti che hanno influenzato negativamente la nostra vita. L’intensità  magnetica della rabbia è impressionante.

Per trasformarla in energia positiva, occorre integrare questo carico di energia nel Dna. Qui diventa un polo negativo formidabile con il quale possiamo sistemare un polo positivo equivalente senza ricorrere alla rabbia. In questo modo non vedremo più il carico negativo come una cosa da combattere bensì come una forza creativa.

Quando riusciamo a identificare il punto zero e mantenere le due polarità armoniosamente nello stesso spazio, diventiamo padroni delle nostre decisioni e della nostra vita, rendendola più armoniosa.

Questo perché saremo in grado di accogliere con amore anche i nostri limiti umani.

RICABLAGGIO

Kishori Aird spiega che quando riusciamo a identificare il punto zero ci sblocchiamo improvvisamente e siamo in grado di avere percezioni multiple di ogni situazione che ci conducono nella cosiddetta “ dodicesima dimensione” , sede di ogni energia.

“Per osservare un evento dai punti multipli di percezione nella dodicesima dimensione”-scrive Aird-“ si deve avere accesso a tutti i punti sulla linea temporale”.

Poiché l’umanità si sta evolvendo, il nostro copro si sta preparando biologicamente ai cambiamenti per adattarsi a tale evoluzione.

Il cervello umano è formato da due lobi, prosegue Aird: “la parte destra del cervello è infinita e la parte sinistra fu progettata  per darci l’illusione del tempo o di essere finiti. L’emisfero sinistro effettivamente ha soltanto un lavoro importante, che è collocare ogni cosa della vostra esperienza in un periodo temporale. L’emisfero sinistro segna il tempo; l’emisfero destro è la connessione che avete con Casa. E’ infinito e rappresenta la parte creativa della biologia umana.  L’intero ri-cablaggio che tutta l’umanità sta sperimentando serve a stabilire nuove connessioni tra i due lobi del cervello, per adattare il corpo fisico all’utilizzo con gli esseri a vibrazione superiore che state rapidamente diventando” .

Al termine del ri-cablaggio, saremo dunque in grado di creare un equilibrio di punto zero e impareremo a vivere senza bisogno di legarci alla linea temporale.

PORTALE

Quando raggiungiamo il livello di equilibrio, il vortice energetico si trasforma in un portale, una sorta di porta tra finito e infinito.

L’energia del punto zero è infatti la vera natura di ogni cosa.

Non si tratta di concetti astratti. Non dimentichiamo che l’energia è infinita e come tale essa esiste in molte dimensioni. L’energia del punto zero è un’energia misurabile che rappresenta lo stato naturale a riposo dell’Energia Universale in qualsiasi forma essa stia  prendendo al momento.

4 Risposte

  1. Antonio

    Sarebbe interessante spiegare bene la prima immagine e completare in modo chiaro il come fare ..cosi sa troppo di oscuro ..
    Coraggio se puoi completarsi il tutto ,se ne giova l’umanità
    Ac

    Rispondi
    • Ignaz

      prova a curiosare il sun gazing per esempio….c’è tanta di quella roba caro mio…

      Rispondi

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