Il Cervello come un “groviglio”? Ma no, qui è passato un bravo sarto

Immagine12Il cervello somiglia alle strade di una città molto ordinata oppure assomiglia ai fili di un sarto quando cuce un vestito: in apparenza può sembrare un groviglio ma il cervello dei primati, compreso l’uomo, ha una struttura molto più semplice di quanto si immaginasse. Per molto tempo è stato difficile comprendere sia la forma che la traiettoria degli assoni, così come i modi e i punti in cui si incontrano e si incrociano nei loro percorsi.

Lo dimostra la ricerca pubblicata su Science nel Marzo del 2012, basata sulle immagini fornite dalla Risonanza Magnetica, interpretate utilizzando successivamente un modello matematico elaborato al computer.

Il lavoro, coordinato da Van Wedeen del Massachusetts General Hospital e del Martinos Center for Biomedical Imaging, a Charlestown (Boston), mostra che il cervello segue una struttura molto organizzata e compressa in strati tridimensionali. 

Il risultato, sottolineano i ricercatori, offre un nuovo quadro di riferimento per studiare il cervello. Per esempio questo sistema di coordinate potrebbe essere utilizzato per analizzare le differenze fra un cervello sano e uno malato.

Nella ricerca il cervello di quattro tipi di scimmie e dell’uomo è stato studiato analizzando le immagini fornite dalla risonanza magnetica alle luce di modelli matematici.

I ricercatori hanno visto che gli assoni sono ordinati e disposti in strutture geometriche sorprendentemente semplici. In pratica tutte le fibre del cervello formano una singola tessitura tridimensionale continua. Qui potremmo dire, scherzando,  che ci ha lavorato un “sarto” abile e  sofisticato e tecnicamente ineccepibile.

”Abbiamo scoperto – osserva Van Wedeen – che il cervello e’ costituito di fibre parallele e perpendicolari che attraversano le une le altre in un modo ordinato. Scoprire questa semplice organizzazione era completamente insospettabile”.

Ma a proposito delle disposizione della Corteccia, una recente ricerca pubblicata in Nature Neuroscience (July 2013)  ha trovato che la  disposizione della corteccia durante lo sviluppo è tutt’altro fissa.  Modifiche a questa disposizione possono contribuire a disturbi dello sviluppo neurologico, come  nei  Disturbi dello Spettro Autistico.

Gli scienziati del Salk Institute for Biological Studies (La Jolla, California) si sono focalizzati su un particolare gruppo di neuroni somatosensoriali corticali che ci danno una mappa del nostro corpo nel cervello.  Nei topi wild-type (WT)la mappa somatosensoriale è specialmente sensibile all’area intorno ai loro baffi facciali.  Wild Type significa in inglese tipo selvaggio, cioè indica un fenotipo o genotipo non mutato) .

Quando i ricercatori hanno alterato un gene regolatore noto come Pax6  questi erano in grado di diminuire la dimensione totale della regione somatosensoriale, oltre a ridurre  la dimensione dei baffi facciali sulla mappa corpo. Dato che molti con disturbi dello spettro autistico sono ipersensibili al tatto e gli altri input sensoriali, questi risultati potrebbero aiutare a spiegare questa sensibilità. Ma qui il nostro gioco a capire il Cervello si fa sicuramente più sofisticato e  complesso.  

Dr. Gherardo Tosi

Psicologo Psicoterapeuta

00152 Roma

E. mail : tosighe@libero.it

Foto : NIMH (National Institute for Mental Health)

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