Harry Potter, settimo capitolo meno avvincente degli altri

Settimo capitolo delle avventure del mago più famoso del grande schermo. Harry Potter è in fuga: dopo la morte di Silente Hogwarts ed il Ministero della Magia sono caute in mano a Voldemort. Harry viene protetto da tanti suoi fedelissimi che rischiano la propria vita pur di aiutarlo, poiché lui è l’unico che potrebbe sconfiggere Voldemort. Durante l’ennesimo attacco dei mangiamorte, Harry è costretto a fuggire, portando con se i suoi inseparabili compagni: Hermione e Ron. I tre amici partono per l’ennesima avventura, forse troppo impegnativa per la loro giovane età, alla ricerca degli horcrux:oggetti  contenenti frammenti dell’anima di Voldemort. Obiettivo è distruggere questi oggetti per indebolire il Signore Oscuro. Quasi nessuno spazio alle battaglie di magia e molto ai sentimenti: fedeltà, amicizia, gelosia, coraggio, paura. Le avventure non si svolgono più nel magico e meraviglioso castello di Hogwarts, ma interamente all’aperto, con molti meno effetti speciali. Il paesaggio non è solo sottofondo, è la proiezione esteriore e visibile delle sensazioni che attraversano gli animi dei protagonisti: boschi innevati e distese di laghi, paesaggi silenziosi e solitari. Il film risulta meno avvincente degli altri e poco adatto, forse, ad un pubblico di bambini data la complessità maggiore dell’intreccio e anche dei protagonisti, come se il pubblico a cui si rivolge dovesse crescere insieme ai protagonisti. Nonostante la minore “qualità” del film ( opinione condivisa da molti critici), Harry Potter suscita sempre un certo fascino, quello che solo la magia può creare e che mantiene gli incassi altissimi anno dopo anno.

Rosa di Matteo

Info: http://harrypotter.warnerbros.com/

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