Google X: 16000 CPU per simulare una rete neurale

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I laboratori Google X stanno portando avanti un progetto per la simulazione di una rete neurale; per farlo, gli scienziati si sono avvalsi di 16000 processori collegati tra loro che hanno simulato i collegamenti tra i neuroni cerebrali. La rete digitale così creata ha avuto come primo compito quello di analizzare via web i video della piattaforma Youtube cercando di implementare delle associazioni indipendenti; come risultato la rete è stata in grado di isolare autonomamente un “pensiero”  digitale: il gatto.

Dopo aver scandagliato circa 10 milioni di video in 3 giorni, la rete neurale è stata infatti in grado di riconoscere il gatto come entità a se stante, in quanto tale animale è quello più presente nei video immessi in rete. Il risultato è strabiliante se si pensa che il gatto è stato riconosciuto come tale con una accuratezza di quasi il 75% dei casi, cioè la rete ha imparato senza nessun comando o istruzione esterna che quello che visualizzava era un gatto. Questo risultato può far ben sperare nei progressi delle reti neurali e nelle loro applicazioni, ad esempio in campo medico per addestrare la rete a riconoscere determinati sintomi o nella predizione di eventi sismici per riconoscere segnali da associare a imminenti terremoti.

Yari Sanfelice

Foto: thebuglish.com

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