Filiera corta per la tabacchicoltura sannita

A conclusione della tre giorni del convegno “Il tabacco in Italia memoria, problemi, prospettive”, organizzato dalla Camera di Commercio di Benevento, dall’AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) Sezione Campania e dal Dipartimento di Studi Economici Giuridici e Sociali (SEGIS) dell’Università degli Studi del Sannio, quello che ne esce sono due idee chiare: razionalizzazione della filiera e supporto al processo di riconversione produttiva. Questi sono secondo Gennaro Masiello (numero uno della Coldiretti sannita e della Camera di Commercio di Benevento) gli strumenti attraverso cui garantire sostenibilità economica alla coltivazione del tabacco da parte delle aziende agricole sannite. Secondo Masiello “riaffermare Il valore strategico del nostro comparto tabacchicolo è possibile incentivando i rapporti diretti tra produttori e multinazionali trasferendo così maggiori risorse alla parte agricola della filiera. Auspico che l’accordo recentemente firmato tra l’Organizzazione Nazionale Tabacco e la Philip Morris Italia diventi un modello di best practise da imitare e che anche le altre manifatture tornino ad acquistare tabacco italiano in quantità equivalenti a quelle degli scorsi anni”. Fiducioso anche il Direttore della Coldiretti Provinciale di Benevento, Luigi Auriemma, secondo il quale “lo scenario futuro del settore sarà positivo a condizione che si riesca ad aumentare la competitività del tabacco italiano attraverso la semplificazione della filiera ed il conseguente recupero del gap nei confronti delle produzioni extraeuropee che beneficiano di costi di produzione più bassi”.  

di redazione

foto: ecoalfabeta.blogosfere.it

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