Energy drink: troppi zuccheri e sostanze stimolanti

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Negli ultimi anni in tutto il mondo e in Italia si è registrato un aumento consistente del consumo di bevande denominate energy drink: i consumatori più abituali di queste bevande sono i giovani e i giovanissimi. Da diversi studi internazionali e nazionali emerge che un ragazzo su due ha assaggiato tali bevande mentre i consumatori abituali sono circa il 30% dei ragazzi tra i 12 e 18 anni: si registra una cifra analoga pure in uno studio svolto nella provincia di Rovigo. Non tutti sanno, però, che le bevande energetiche, o energy drink, possono rappresentare un rischio per la salute sia per il loro contenuto sia in combinazione con altre sostanze.

Si trovano usualmente in commercio e non sono soggette a particolari prescrizioni, ma contengono stimolanti in dose elevate come la caffeina, ad esempio, che è presente in dosi equivalenti a diverse tazzine di caffè: mediamente già con due lattine di bevanda si supera la soglia di tolleranza. La Società italiana di farmacologia e la Società italiana di pediatria hanno messo in rilievo, al 68° congresso nazionale di pediatria che si è tenuto a Roma nello scorso maggio, come gli energy drink inducano sovrappeso e obesità per l’alto contenuto in zuccheri, e mettano a rischio cuore e ossa in quanto la caffeina può interferire con l’assorbimento di calcio nei ragazzi ancora in crescita.

Queste bevande per gli stimolanti contenuti, quali caffeina e taurina, quest’ultima sostanza ad azione anche psicotropa, possono provocare problemi di tachicardia, ipertensione, disturbi del sonno, alterazione dell’umore, fino ad arrivare anche a una vera e propria dipendenza. L’altro grande pericolo è l’associazione con l’alcol, negli Stati Uniti sono già sono in vendita bevande energetiche che contengono alcol, in quanto le sostanze stimolanti contenute nell’energy drink mascherano l’effetto depressivo dell’alcol portando, così, la persona a non accorgersi della quantità di alcol assunta e a non percepire lo stato d’ebbrezza.

Sulla base di queste considerazioni, in alcuni paesi europei la bevanda energetica è stata vietata ai minori di 16 anni e molta attenzione deve essere posta da parte dei giovani e degli adulti nei riguardi di tale bevanda, che si trova e si consuma con facilità ma che può diventare un forte rischio per la salute. E’ fondamentale, infatti, essere informati su quali sostanze sono contenute negli energy drink e sugli effetti che queste possono produrre, soprattutto in età giovanile, compromettendo seriamente la salute. (noodls)

foto: amando.it

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