Egitto: continuano le proteste, due morti

Si inasprisce la protesta in Egitto contro il decreto proposto dal premier Morsi.

Dopo le proteste di martedì scorso di fronte al palazzo presidenziale organizzate dal Fronte di salvezza nazionale che raccoglie 18 diversi movimenti di opposizione al presidente Morsi, i Fratelli musulmani, fedeli al presidente, hanno organizzato una contro protesta per proteggere la legittimità dell’assemblea costituente.

Nel pomeriggio e fino alla tarda serata diverse persone di entrambi i fronti si sono riversate nuovamente di fronte al palazzo presidenziale. Il bilancio è tragico: un attivista dei Fratelli musulmani ed una donna sono morti. Le direttive per le forze dell’ordine sono di “agire con moderazione”, secondo quanto dichiarati dal portavoce della presidenza egiziana Yasser Ali, nel rispetto del diritto a manifestare.

Nel frattempo, in segno di protesta, anche tutti i 17 consiglieri del presidente hanno rassegnato le dimissioni ed una sede del movimento dei Fratelli musulmani è stata data alle fiamme nella cittadina di Ismailia.

Il Fronte di salvezza pone tre condizioni per la fine delle proteste: il ritiro del decreto presidenziale che consente al presidente di non dover sottoporre le proprie decisioni a potere giudiziario, l’annullamento del referendum costituzionale previsto per il 15 dicembre, e la formazione di una nuova assemblea costituente dalla quale non vengano esclusi cattolici e laici.

di Redazione

foto: corrierevicentino.it

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