La lady di ferro, come venne soprannominata l’ex premier britannica degli anni Ottanta Margaret Thatcher è morta ieri mattina nella capitale britannica alla veneranda età di 87 anni, colpita da un ictus, mentre si trovava nella sua suite all’hotel Ritz di Londra. La notizia è stata data dal suo portavoce, Lord Bell.
In suo onore è stata issata a mezz’asta la bandiera britannica al N.10, avvenimento accaduto in rare occasioni. Anche su Westminster, sede del Parlamento inglese, la bandiera sventola a mezz’asta.
Già altre volte aveva sofferto di piccoli ictus, che l’avevano indebolita. Nel 2002, sempre un ictus le aveva causato la perdita di memoria a breve termine.
Nata nel 1925, è stata primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990. Nessun altro ha mai occupato così a lungo Downing Street. Laureata in chimica a Oxford, si interessò di politica sin dai tempi dell’università. Prima donna alla guida del Partito Conservatore, prima donna premier, prima donna leader in Occidente. Quando lasciò Downing Street, le venne concesso il titolo nobiliare di Baronessa di Kesteven.
La sua politica seguì una linea estremamente conservatrice, in asse con quella che negli Stati Uniti stava mettendo in campo il presidente Ronald Reagan, basato su un’alleanza in chiave antisovietica. Dopo che Reagan e Thatcher ebbero pacificamente e democraticamente liberato il mercato, la libertà e la prosperità che seguirono furono così palesemente desiderabili che quando i dittatori iniziarono a cadere, da Manila a Berlino, le masse chiesero a gran voce la Reaganomics accanto ai loro Big Mac.
E’ stata una figura molto odiata dalla sinistra, tanto che il segretario generale della Durham Miners Association, David Hopper, ha commentato: è “un grande giorno per i minatori britannici”. Ha poi aggiunto “ Oggi è il mio compleanno e brinderò anche per questa notizia perché è uno dei migliori della mia vita” ha poi annunciato che i minatori stanno “cercando di organizzare una festa in coincidenza del giorno del suo funerale”. “Oggi -accusa il sindacalista- l’Inghilterra è costretta a importare 40 milioni di carbone l’anno. E’ scandaloso”.
Il leader si riferisce al braccio di ferro tra Margaret Thatcher da una parte, i minatori e i sindacati dall’altra, che si opponevano alla chiusura delle miniere di carbone, scontro logorante che terminò con la vittoria della donna. Lo sciopero dei minatori, durato un anno dal 1984 al 1985, fu il più lungo della storia del paese
Da ricordare che la lady di ferro affidò il compito di attuare la schokterapia per assoggettare i paesi deboli a Von Hayek, guru di Chicago. Divenne amica di Pinochet, tanto da fargli visita quando questi era agli arresti domiciliari in Inghilterra con l’accusa di genocidio, tortura e terrorismo.
Uno degli episodi peggiori della politica della Thatcher fu tuttavia la questione delle isole Falkland. Nel 1982, quando la Lady di Ferro, dopo un crollo d’immagine sui sondaggi, decise di intraprendere una guerra con l’Argentina, apparentemente in difesa della sovranità delle Isole Falkland, allora chiamate Malvinas. In pochi mesi il governo britannico riprese il controllo dell’arcipelago e la sconfitta favorì la caduta della dittatura argentina. In realtà la guerra delle Falkland serviva per causare disordine. Il fervore nazionalista scaturito dalla guerra le consentì di usare una straordinaria durezza per sconfiggere i minatori in sciopero e accendere la prima frenesia di privatizzazioni in una democrazia occidentale.
Lady Margaret, fu amata dalla destra conservatrice per le sue “rivoluzioni copernicane”, basti pensare che riuscì a smantellare lo stato sociale britannico con l’introduzione di un’economia ultraliberista e competitiva.
Messaggi di cordoglio sono arrivati da più parti. L’attuale primo ministro David Cameron ha commentato. “Abbiamo perso un grande leader, un grande primo ministro, un grande cittadino britannico”.
Da tweeter è arrivato anche un messaggio dal ministro degli Esteri William Hague “Ha cambiato il nostro Paese per sempre e tutti le dobbiamo molto -è il messaggio- un’eredità che che pochi potranno eguagliare. Riposi in pace”.
Barak Obama ha dichiarato”Il mondo ha perso uno dei grandi campioni della libertà e l’America ha perso una vera amica”.
Angela Merkel saluta “un esempio per tutte le donne”. “
In rispetto della volontà di Margaret Tatcher, non sarà allestita la camera ardente e non ci terranno funerali di Stato, la cerimonia si svolgerà nella cattedrale di St. Paul, poi la “lady di ferro” verrà cremata.
di Simona Mazza
foto: answers.com
In realtà l’episodio dell’attacco delle isole Falkland/Malvinas è rinosciuta a parere di un insigne giurista – e per la maggior parte degli addetti ai lavori della Commissione Internazione della Giustizia – come una sostanziale lesione della sovranità dei diritti della Corona inglese. E’ anzi avvenuto il contrario, in termini di visibilità ‘politica’: poiché era il dittatore argentino a cercarne, tant’è che egli stesso ha dato il via a quella rivendicazione, sospinto dalla necessità di dare nuovo ‘iato’ al suo iper-campagnelettoralismo, fondamentale per non crepare il consenso popolare.
Ovviamente il primo ministro inglese ha agito come di conseguenza, seguendo le norme del diritto internazionale dei conflitti armati. E questo, certamente, ha fornito un importante cassa di risonanza per lei ed il suo party.
Ovviamente quando parlo di ‘iper-campagnelettoralismo’ faccio riferimento alla necessità del dittatore argentino proprio di… non far profilare alcuna possibilità d’innestamento della dialettica politica democratica. 😉
Anche i dittatori fanno campagna elettorale, si sa!