Due pareggi e due vittorie negli anticipi della 22^giornata di Serie A

elshaarawy-700x553Ad aprire la 22^ giornata del campionato di Serie A sono due pareggi, Carpi-Palermo (1-1) e Atalanta-Sassuolo (1-1), che non regalano grandi emozioni a parte la grande commozione per l’Atalanta e i tifosi neroazzurri che salutano Denis che dopo quattro anni e mezzo ritorna in Argentina. Nell’anticipo serale la Roma raggiunge la prima vittoria (3-1) della nuova era Spalletti contro il Frosinone e torna a sorridere. Non ci sono sorprese invece nell’anticipo delle 12.30 tra Juventus e Chievo Verona. I bianconeri vincono la dodicesima gara consecutiva con un rotondo 4-0.

Carpi – Palermo 1-1

Nel primo anticipo della 22^giornata di Serie A, Carpi e Palermo non si fanno male e pareggiano un match equilibrato sino al fischio finale. I ritmi sono subito alti, il Carpi prova a fare la partita con gli inserimenti di Mbakogu, impreciso sotto porta, e Letizia che sbaglia mira. L’entusiasmo dei padroni di casa, però, è raffreddato dalla rapidità di gioco del Palermo, con una serie veloce di passaggi, infatti, gli ospiti si portano in vantaggio al 24’ con Gilardino: Quaison in velocità serve Hiljemark nell’area avversaria, questi trova Gilardino che con un sinistro preciso trafigge Belec. Nel suo momento migliore il Carpi subisce il gol e il contraccolpo psicologico, i ritmi si abbassano notevolmente e la squadra di Castori non riesce a riaprire il match. Nella ripresa non si registrano grandi emozioni ma la gara è aperta, il Carpi prova a pareggiare e al 74’ conquista un importante rigore che di fatto riapre il gioco: Goldaniga atterra Mancosu in area, sul dischetto lo stesso Mancosu non sbaglia e pareggia. Entrambe le squadre vogliono i tre i punti, i padroni di casa sono ancora in partita ma è il Palermo a sprecare le occasioni migliori per il raddoppio con Trajkouski e Cristante, nulla da fare, dunque, allo Stadio Braglia di Modena la gara tra Carpi e Palermo termina in parità (1-1).

Atalanta – Sassuolo 1-1

Un altro pareggio caratterizza il secondo anticipo. Atalanta e sassuolo non vanno oltre l’1-1 in una gara equilibrata e avara di emozioni, se non per il saluto di Denis che dopo circa cinque anni lascia l’Atalanta per ritornare in Argentina nell’Indipendiente. La gara è comunque gradevole nei primi minuti, il Sassuolo aggredisce l’avversario e trova il gol al 6’ con Berardi, annullato per dubbio fuorigioco. L’Atalanta risponde subito con Denis ma il pallone termina tra le braccia di Consigli. La partita stenta a decollare ma al 27’ Berardi la mette in rete, dopo una sfortunata deviazione di Cherubin. Bastano 5’ ai padroni di casa per ristabilire la parità con un rigore dubbio concesso per fallo di Consigli su Kurtic: sul dischetto Denis si fa parare il tiro ma sulla ribattuta di Consigli è reattivo e rapido e segna il gol del pareggio. Denis prova ancora al 37’ ma il pallone termina di molto sopra la traversa. Nella ripresa il gioco è piuttosto lento, sul punteggio di parità entrambe le formazioni temono di commettere l’errore decisivo e stentano a scoprirsi in difesa creando pochissime occasioni da gol e rendendo monotono il match. Anche nel finale l’Atalanta spinge con maggiore intensità ma la difesa neroverde copre bene e il risultato resta ferma sull’1-1.

Roma – Frosinone 3-1

Nell’anticipo serale arriva la prima vittoria del 2016 per gli uomini di Spalletti. Un successo meritato per i giallorossi che mostrano ancora qualche difficoltà ma riescono ad essere propositivi per tutta la durata del match. La Roma parte bene, soprattutto con i neo acquisti (El Shaarawy e Zukanovic) in campo dal primo minuto. El Shaarawy e Nainggolan danno movimento e il Frosinone prova a contenere a fatica, schiacciato nella propria metà campo. I giallorossi giocano meglio, rispetto a quanto visto nell’ultimo periodo, ma il Frosinone non concede nulla e al 15’ si affaccia in avanti creando problemi su calcio d’angolo, pericolo sventato dall’ottimo intervento di Zukanovic. Dopo la paura la Roma riparte e si porta in vantaggio al 18’: con una mischia in area Nainggolan, a terra, anticipa tutti agguanta il pallone e segna. La squadra di Stellone trova coraggio e nonostante lo svantaggio, approfittando anche di uno svarione difensivo, Ciofani pareggia al 22’ con un tocco elegante e preciso. I giallorossi alzano la testa e sfiorano il raddoppio al 29’ con un tiro violento da fuori di Nainggolan bloccato dall’intervento di Leali. La Roma crea opportunità ma Salah spreca malamente il possibile vantaggio. Agli errori di Salah prova a rimediare Dzeko ma Leali con un altro grande intervento dice no al bosniaco. Bella partita nel primo tempo con buone opportunità da una parte e dall’altra. Nonostante il vantaggio la Roma si fa rimontare dagli uomini di Stellone che, penultimi in classifica, giocano a viso aperto per conquistare punti importantissimi in chiave salvezza. La Roma è la solita Roma, dopo un buon approccio e qualche buon tentativo regredisce e soffre in troppe occasioni. Nonostante i nuovi innesti mostra ancora tanta insicurezza scatenando il malcontento dei tifosi presenti all’Olimpico. Nella ripresa si aspetta una forte reazione dei giallorossi, reazione che arriva al 47’: dopo un perfetto uno-due tra Zukanovic ed El Shaarawy, l’attaccante giallorosso segna un fantastico gol di tacco. Grande impatto dei nuovi acquisti che esordiscono con una prestazione degna di applausi dando vigore alla Roma. I giallorossi vogliono chiudere il match e il tecnico Spalletti prova la mossa Francesco Totti, salutato da un’ovazione. La Roma attacca ma il Frosinone crea un’azione insidiosa al 63’ con un tiro di Pavlovic che sfiora l’incrocio dei pali. È una gara piacevole sino al fischio finale, il Frosinone ci prova ma la Roma chiude la gara al minuto 84’ con il terzo gol: il 3-1, nato dai piedi di Totti che serve con un diagonale elegante e preciso Pjanic autore del gol, garantisce la vittoria alla Roma che torna al successo dopo tre pareggi e una sconfitta. La Prima vittoria della nuova era Spalletti che ringrazia per i nuovi acquisti e per il ritorno del Capitano Francesco Totti.

Chievo Verona – Juventus 0-4

Nell’ultimo anticipo, delle 12.30, la Juventus centra la dodicesima vittoria consecutiva, record (già raggiunto con Conte) da brividi per i bianconeri che non sbagliano più un colpo. Subito Juventus in attacco, l’assenza di Mandzukic (fuori per infortunio) non si fa sentire, gli uomini di Allegri trascinati dalla velocità di Lichtsteiner e Morata trovano il vantaggio dopo 5’, approfittando anche della difesa del Chievo che si è aperta lasciando ampio spazio all’attaccante bianconero. Dominio tattico e fisico degli ospiti che attaccano e lasciano poco spazio alla manovra degli avversari che provano comunque ad avanzare. I bianconeri sono pericolosi con tutti gli uomini in campo, da Morata a Khedira, senza dimenticare Lichtsteiner e Dybala che cercano il gol del raddoppio. Il Chievo è costretto a soffrire e ad arretrare anche a causa delle numerose assenze per infortunio e la cessione di Paloschi. Sembra quasi un tiro al bersaglio quello attuato dalla Juventus ai danni del Chievo che prova a reagire e perde troppo terreno a centrocampo senza riuscire ad impostare la manovra offensiva. Come era facile intuire per la Juventus arriva il gol del raddoppio prima dello scadere del primo tempo: al 40’ Morata si fa trovare pronto e segna la doppietta. Nella ripresa il Chievo sembra maggiormente determinato e aggressivo, prova subito a riaprire il match con Radovanovic che in un paio di occasioni fa tutto bene ma non trova la porta. La Juventus abbassa il ritmo e gestisce il vantaggio con ordine lasciando maggiori opportunità ai padroni di casa che provano ad accorciare le distanze ma al 61’ il risultato cambia ancora a favore dei bianconeri che con Alex Sandro segnano il gol del 3-0. La superiorità della Juventus è evidente e al 66’ arriva il gol del 4-0 con Pogba. Da registrar per i bianconeri anche la traversa, al 72’, che nega il gol del 5-0 ad Alex Sandro. Il Chievo sotto di quattro gol non smette comunque di giocare e prova a segnare il gol della bandiera con Inglese fermato dall’imponente Buffon che mura la porta. Dopo questo tentativo però è ancora la Juventus a rendersi pericolosa con Pogba che dopo il gol centra il palo. Vittoria facile, dunque, per gli uomini di Allegri che trovano in Morata l’uomo partita e si portano momentaneamente in vetta alla classifica a +1 sul Napoli, impegnato nel pomeriggio contro l’Empoli.

di Elena Caruso

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