Cos’è e come si valuta il rischio stress lavoro correlato

Lavoratore stressato

Con il termine “stress lavoro correlato”, secondo l’accordo europeo del 2004, si indica nel lavoratore “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.

In particolare quindi si vuole intendere quel tipo di tensione generata nel lavoratore da eventi particolari, quali ad esempio la difficoltà di comunicare con la dirigenza, svolgere il proprio compito, lavorare con attrezzature non idonee o ancora di ricoprire un ruolo poco adatto alle proprie inclinazioni.

L’obbligo di valutazione dello stress lavoro correlato era stato introdotto in forma esplicita nell’articolo 28 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (Decreto legislativo 81/2008), prevedendo varie fasi e tempi per l’identificazione e la caratterizzazione del rischio e delle sue possibili cause.

Tale rilevazione per legge va inserita all’interno del Documento di Valutazione dei rischi compilato dal datore di lavoro in collaborazione con il medico competente.

Proprio in questi giorni, è stato pubblicato dal Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, un documento tecnico coordinato da Fulvio D’Orsi della Regione Lazio, contenente le indicazioni necessarie per la gestione e la valutazione del rischio da stress correlato.

La pubblicazione affronta tutti gli aspetti normativi e operativi sulla gestione del rischio di stress da lavoro correlato.

In particolare, dopo una prima parte dedicata agli aspetti generali, vengono indicate le attività di valutazione preliminare, le misure correttive e le azioni da miglioramento, la valutazione approfondita, la verifica e il monitoraggio e le figure coinvolte nel processo.

Al suo interno il manuale  integra le disposizioni del Testo Unico, passando per le guide operative del Coordinamento tecnico interregionale PISLL, la lettera circolare ministeriale del 18 novembre 2010e il manuale INAIL – ex ISPESL del maggio 2011, che già peraltro avevano definito in maniera più stringente l’oggetto della valutazione.

L’impostazione del documento sotto forma di FAQ consente inoltre di ottenere le risposte puntuali e sintetiche e di poter effettuare una consultazione precisa su punti.

 

Il documento è consultabile qui, per maggiori approfondimenti si rinvia al manuale INAIL- ex ISPESL.

di Redazione

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