Chiude la gestione commissariale del debito di Roma. Nel 2021 sarà ridotto l’Irpef

Nella conferenza stampa di questa mattina la sindaca Raggi, in una sala gremita di giornalisti, ha illustrato la situazione debitoria della capitale nei confronti delle banche, annunciando che a fine del suo mandato saranno chiusi  i conti col passato, portando la liberalizzazione di numerose nuove risorse pari a 2,5 miliardi.

Il debito storico pregresso delle ultime amministrazioni capitoline era stato pari a circa 13 miliardi a cui mise mano subito la giunta capitolina sin dal giorno successivo alla propria elezione.

Questo debito pregresso era nato da una serie di prestiti dai tempi della giunta Veltroni , per poi passare fino alla giunta Alemanno e Marino pari a 12, 8. Dal 2008 tale enorme problema era stato inserito nella gestione commissariale che aveva scoperto costasse alle casse comunali 75 milioni di euro l’anno ad un tasso di oltre il 5% più il debito corrente.

Questa gestione commissariale condotta dal Commissario Alessandro Beltrami, con pienezza di poteri, supportata dal viceministro all’economia Laura Castelli e l’assessore al bilancio e alla gestione del debito delle partecipate romane Gianni Lemmetti, con la diretta supervisione del Sindaco Raggi ha portato alla risoluzione del problema: i conti col passato saranno chiusi e cesserà la struttura commissariale dal 2021.

Ciò consentirà di mettere in sicurezza i conti da qui al 2048.

– La causa  di tali enormi debiti è da attribuire alla dissennata gestione delle giunte precedenti  – spiega la Sindaca Virginia Raggi -, come quella di Veltroni che ottenne un prestito da 3,6 miliardi, o come quella di Alemanno che non  rinegoziò il debito, oppure alla giunta  Marino che  caricò altri 600 milioni di prestiti.

– Abbiamo trovata la piena copertura a tutti i debiti futuri, – continua il primo cittadino della capitale – liberando risorse fino a due miliardi e mezzo. Dal 2021 ridurremo l’addizionale Irpef dallo 0,4 in giù. – La rotta è stata invertita, e per i romani si vede una luce alla fine del tunnel. Ciò è stato possibile grazie alla emersione della massa passiva, ad  una risoluzione dei mutui per lavori non conclusi o non partiti, alla rinegoziazione dei mutui, cosicchè nei primi tre mesi del 2019 sono stati liquidati il triplo dei debiti commerciali rispetto a quelli pagati nei tre anni precedenti.

– Un duro percorso che ha evitato una crisi di liquidità di cassa. La città riprenderà la propria autonomia finanziaria – spiega l’assessore al Bilancio di Roma Lemmetti.

La sindaca, con accanto il viceministro all’Economia Castelli, raggiante per il traguardo raggiunto, in sintonia con la Corte dei Conti, ha concluso la conferenza stampa spiegando che tra due anni è confermata la fine della gestione commissariale, grazie ai conti finalmente in ordine, con la riduzione del debito,  e con il piano finanziario e commerciale in equilibrio. Una bella notizia per tutti i romani in attesa che la quota di Irpef imposta dal comune di Roma possa essere ridotta di qualche decimo di punto percentuale.

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