Castelvecchio di Rocca Barbena, dove il tempo si è fermato

Tra i boschi appenninici della Val Neva, al confine tra Piemonte e Liguria si trova l’antico borgo medievale di Castelvecchio di Rocca Barbena. Il complesso reticolato di carrugi, lungo il quale si trovano antichi edifici di pietra, s’inerpica fino al castello, edificato dai marchesi Clavesana nel XII secolo, dove si gode d’una suggestiva vista panoramica, che si estende dalla Val Taro alla Val Bormida. Notevole anche il piccolo Santuario di Nostra Signora delle Grazie, interamente ricostruito nel XVII secolo.

Pare che sia legata a questo borgo la leggendaria figura di Bastian Contrario (un soldato mercenario piemontese che perse la vita in combattimento contro i genovesi), di cui si ricorda il proverbiale spirito di contraddizione. 

Nonostante le varie vicissitudini, Castelvecchio ha mantenuto pressoché immutato il suo aspetto attraverso i secoli, grazie anche all’opera di restauro e riqualificazione volta a recuperare il centro storico, abbandonato dagli anni cinquanta, attuata durante gli anni settanta con il contributo dei nuovi residenti, italiani e stranieri (numerosa la comunità svedese, tra cui anche il poeta Björ Afzeluis, che dedicò dei versi a Castelvecchio). Il borgo, in virtù della qualità ambientale, ha ottenuto nel 2007 la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Valeria Gubelli

Foto: http://portappennini.blogspot.com/

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