Casini ci ripensa, niente “terzo polo” con Fini e Rutelli

“Non credo nel terzo polo, ma bisogna dar vita a qualcosa che cambi la qualità della proposta politica.” Con queste parole Pier Ferdinando Casini, ieri da Benevento, apre più che uno spiraglio alla possibilità di un ritorno di fiamma nei confronti di Berlusconi e chiude all’idea del terzo polo con Fini e Rutelli. Se così fosse, dopo il voto di fiducia del 14 dicembre, si aprirebbe un nuovo scenario che vedrebbe il leader dell’Udc riavvicinarsi al Pdl. Il “lieto evento” prevedrebbe la nascita di un nuovo soggetto politico molto caro all’esponente di punta centrista, il Partito della Nazione: un movimento che riunirebbe anche in Italia quelle forze politiche che già in Europa fanno parte del PPE, la casa dei moderati di centro-destra. Se ciò avvenisse a Fini, per non sparire politicamente, non rimarrebbe che mettere la coda tra le gambe e ritornare nel cortile insieme ai vecchi “amici”. L’alternativa sarebbe un Fli isolato, con appoggio esterno al governo, che di volta in volta valuterebbe se votare o no le proposte di legge della maggioranza. Ma in questo scenario, a differenza di Casini, probabile successore dell’attuale premier nella prossima legislatura, il Presidente della Camera, politico ambizioso, disperdendosi nell’agone politico, si precluderebbe la possibilità, da egli molto ambita, di ricoprire nel prossimo futuro (maggio 2013) il ruolo istituzionale per eccellenza: quello di Presidente della Repubblica, carica istituzionale di altissimo rilievo che lo consacrerebbe statista di spessore. Purtroppo per Fini l’incontro, che doveva rimanere segreto, tra Bocchino e Berlusconi, è stato malvisto dal gruppo dirigente centrista,  che ricorda come un patto simile portò nel 2008 l’Udc all’esclusione dal Pdl. Inoltre dopo l’attuale esperienza come Presidente della Camera dei Deputati, secondo alcuni poco onorevole a causa delle sue prese di posizioni contro il governo in carica, Fini rischia, dopo il 14, di trovarsi contro sia Berlusconi, per ovvi motivi, sia Casini, che questa volta per non rimanere fregato pare abbia giocato d’anticipo.

Enzo Di Stasio

Foto: locateditriulzi.it

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